Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] tenuta dalla madre in caso di minorità del sovrano: tipico l'esempio della regina di Assiria Sammuramat, la Semiramide della leggenda greca. Anche presso i Fenici alcune principesse esercitarono influsso politico: si ricordino le storie bibliche di ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore [...] a Pesaro nel 1864. Fu apprezzato sopra tutto come interprete rossiniano (Barbiere di Siviglia, Italiana in Algeri, Cenerentola, Semiramide) benché avesse un repertorio vastissimo: da Mozart (Don Giovanni, Nozze di Figaro) a Bellini (Sonnambula), da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
“Essere del proprio tempo e dipingere ciò che si vede, senza lasciarsi turbare dalla [...] vede, senza lasciarsi turbare dalla moda”.
Manet si vanta di aver “dipinto la Parigi moderna quando Degas dipingeva ancora Semiramide”; ama infatti dipingere i contemporanei, le figure che vede e conosce, gli eroi delle storie che lo incuriosiscono e ...
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TIBERINI, Mariano, in arte Mario
Giancarlo Landini
TIBERINI, Mariano, in arte Mario. – Nacque a San Lorenzo in Campo, a sud di Pesaro e Urbino, l’8 settembre 1826, in una famiglia di onorevoli condizioni, [...] Roxas, compositore e direttore d’orchestra di bella fama. Debuttò nell’ottobre del 1851 al teatro Argentina di Roma, nella Semiramide di Gioachino Rossini (Idreno). Nell’autunno-inverno del 1852-53 al Carolino di Palermo fu il tenore principale nella ...
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SCALZI, Carlo
Davide Mingozzi
– Nacque probabilmente a Genova attorno al 1700.
Francesco Saverio Quadrio (1744, p. 532) lo indicò come nativo di Voghera, ma altre fonti sono concordi nell’attribuirgli [...] p. 643). Tra l’ottobre del 1733 e il maggio del 1734 prese parte ad alcuni ‘pasticci’ confezionati da Händel: Semiramide (30 ottobre), Caio Fabbricio (4 dicembre), Arbace (ossia Artaserse, 5 gennaio); alle riprese di Ottone (13 novembre), Sosarme (27 ...
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MINELLI, Giovanni Battista
Giovanni Andrea Sechi
– Figlio di Bartolomeo e di Anna Maria Sgarzi, nacque a Bologna il 17 marzo 1689 nella parrocchia di S. Nicolò di S. Felice. Come tramanda Penna, intraprese [...] Milano 1721); I veri amici (T. Albinoni, Monaco di Baviera 1721); Il Ricimero (F. Gasparini, Torino 1722); Semiramide (Orlandini, ibid.); Astianatte (F. Gasparini, Milano 1722); Flavio Anicio Olibrio (Id., ibid.); Ercole sul Termodonte (Vivaldi, Roma ...
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BADIALI, Cesare
Ada Zapperi
Nacque a Bologna nei primi anni del sec. XIX; ancora fanciullo si trasferì insieme con la famiglia a Imola, dove intraprese lo studio del contrabbasso e del liuto, e si esibì [...] il B. ebbe scritture per Brescia (carnevale 1828), Ancona (primavera dello stesso anno), cantando nell'Assedio di Corinto e in Semiramide diG. Rossini, Torino (autunno 1828) al Teatro Regio in Don Giovanni di Mozart (non si hanno prove di questo suo ...
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MARCHISIO, Barbara e Carlotta
Arnaldo Bonaventura
Cantanti, nate a Torino: Barbara il 6 dicembre 1833, Carlotta l'8 dicembre 1835. Il fratello Antonino, pianista e compositore come l'altro fratello [...] loro che le loro esecuzioni riuscivano mirabili per fusione. Così raggiunsero grandi risultati artistici nella Norma, nella Semiramide e in altre opere del genere, nelle quali davano speciale risalto ai duetti fra soprano e contralto, arricchendoli ...
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BOCCABADATI, Luigia (Luisa)
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Nata a Modena nel 1800 (nel 1799, secondo il Valdrighi) da Antonio, medico, iniziò lo studio del canto ancora fanciulla, incoraggiata e protetta dal maestro A. Gandini. [...] Nel maggio 1824 presentò al Teatro Carolino di Palermo opere rossiniane sicuramente nuove per la città, come Matilde di Shabran, Semiramide e forse anche Zelmira; nell'autunno 1825 fu al Teatro Nuovo di Padova e nella stagione di primavera 1826 alla ...
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AMOREVOLI (Amerevoli), Angelo
Guido Piamonte
Tenore, nato a Venezia il 16 sett. 1716, esordì, probabilmente, nel 1730, anno in cui le cronache lo registrano interprete della Dalisa di J. A. Hasse al [...] interprete del Ciro riconosciuto di Baldassare Galuppi (1745). Ad eccezione di una breve parentesi viennese nel 1748 per la Semiramide riconosciuta di Christoph Willibald Gluck, di un ritorno al Teatro ducale di Milano (con un onorario di 7.750 ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
sinfonia
sinfonìa s. f. [dal gr. συμϕωνία «accordo di suoni», comp. di σύν «con, insieme» e ϕωνή «suono»]. – 1. a. poet. Complesso armonico di suoni e voci: dì perché si tace in questa rota La dolce s. di paradiso Che giù per l’altre suona...