CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] tra l'altro non ignorava i suoi sentimenti ostili per Napoleone; presentatasi sulle scene londinesi ne La Morte di Semiramide di Marcantonio Portogallo, venne presto scritturata dai maggiori teatri della città, quali il Drury Lane, il King's Theatre ...
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SILVANI, Francesco.
Silvia Urbani
– Nacque a Venezia, probabilmente nel 1663, figlio dell’avvocato Cesare e di Margherita Cossali, sua seconda moglie (il fratello Zuane era stato battezzato nel 1661, [...] Nicomede II di Bitinia), ibid., 1713 (Francesco Gasparini); Irene augusta*, S. Giovanni Grisostomo, autunno 1713 (Lotti); Semiramide*, ibid., 1714 (Pollarolo); La costanza combattuta in amore* (Leonato), S. Moisè, autunno 1716 (Giovanni Porta).
Quest ...
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VILLANI, Filippo
Marino Zabbia
– Nacque a Firenze, nel quartiere di San Procolo, intorno al 1325 da Matteo Villani, fratello del cronista Giovanni (v. la voce in questo Dizionario), e da Luisa di Monte [...] città, tra le quali Fiesole, e tracciando così un quadro della storia più remota dove trovano posto Nino, Semiramide, Nembrot, Dardano, Enea e qualche altro: tutti nomi accomunati dalla caratteristica di essere familiari ai lettori della Commedia ...
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SARRO (Sarri, Sarra), Domenico Natale
Raffaele Mellace
SARRO (Sarri, Sarra), Domenico Natale. – Nacque a Trani il 24 dicembre 1679, da Filippo e Isabella d’Altamura. Dal 1686 visse a Napoli, dal 1688 [...] e Nibbio nel 1736. A Londra, Georg Friedrich Händel impiegò arie da varie sue opere nei pasticci Elpidia, Ormisda e Semiramide riconosciuta. Con intermezzi e arie sostitutive di Sarro fu dato a Brno l’Orlando furioso di Antonio Vivaldi (1735). L ...
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PORTA, Giovanni (Giovanni Battista). – Compositore, nato intorno al 1685, è indicato come «veneziano» in un documento d’archivio del 1710 (Mantese, 1956, pp. 110 s.), sul frontespizio di una cantata del [...] : Antonio Maria Bernacchi, Francesca Cuzzoni, Vittoria Tesi, il Farinelli); a Milano Gianguir (Zeno, carnevale 1732) e La Semiramide (Silvani, carnevale 1733); al teatro delle Dame di Roma Lucio Papirio dittatore (Zeno, primavera 1732).
Il 2 maggio ...
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MANFREDINI, Vincenzo
Giacomo Fornari
Figlio di Francesco Onofrio, violinista e compositore, e Rosa degli Antonii, nacque a Pistoia il 22 ott. 1737.
Il fratello maggiore, Giuseppe, nato a Pistoia in [...] accompagnamento del b[asso] sopra gli strumenti da tasto (Venezia 1775; 2a ed., ibid. 1797).
Opere teatrali: Semiramide riconosciuta (libretto di P. Metastasio; San Pietroburgo 1760); La musica trionfante (pastorale; L. Lazzaroni; ibid.); L'Olimpiade ...
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LIVIGNI, Filippo
Mario Armellini
Nulla si conosce con certezza dei natali e della vita del L.: è tuttavia probabile che la nascita si debba collocare intorno alla metà del sec. XVIII.
Il L. è a tutt'oggi [...] ), ove ognuno dei quattro personaggi in quel momento in scena attacca con l'incipit d'un'aria dell'Artaserse, della Semiramide, o dell'Alessandro nell'Indie.
Pare invece una novità per le scene veneziane l'ambientazione notturna di finale d'atto, cui ...
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MONTICELLI, Angelo Maria
Giovanni Polin
MONTICELLI, Angelo Maria. – Nacque a Milano intorno al 1710.
La provenienza milanese di questo noto castrato di registro sopranile, apprezzato da letterati e [...] , a tal punto da indurre Metastasio (col sostegno dell’impresario Tufarelli) a ritoccare certi suoi drammi: fu il caso della Semiramide riconosciuta di Giuseppe Di Majo rappresentata a Napoli nel 1751 (cfr. Tutte le opere …, III, 1951, pp. 541, 545 ...
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DURASTANTI, Margherita
Roberto Staccioli
Non ne conosciamo la data di nascita, avvenuta probabilmente in una città del Veneto intorno al 1685, e nulla si sa della sua prima giovinezza, né dei suoi studi [...] al 1733, allorché venne richiamata da Händel a Londra, dove cantò insieme col castrato G. Carestini nel "pastiche" Semiramide riconosciuta (coi recitativi di Händel) con grande successo.
Continuò quindi a cantare nella ripresa dell'Ottone di Händel ...
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GIZZI, Domenico
Ennio Speranza
Nacque ad Arpino, dove fu battezzato il 12 marzo 1687, da Agata di Iorio, di una famiglia di notabili locali, e da Igino, di Ceccano, discendente da un'antica famiglia [...] già l'anno seguente: il G. fu presente ne L'abbandono di Armida di A. Pollarolo e altri autori (Ubaldo), nella Semiramide riconosciuta di Porpora (Sibari) e nel Catone di Utica di L. Leo (Cesare), ma in ruoli comprimari o secondari. Nel carnevale ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
sinfonia
sinfonìa s. f. [dal gr. συμϕωνία «accordo di suoni», comp. di σύν «con, insieme» e ϕωνή «suono»]. – 1. a. poet. Complesso armonico di suoni e voci: dì perché si tace in questa rota La dolce s. di paradiso Che giù per l’altre suona...