Vedi PALMIRA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALMIRA (v. vol. ν, p. 900 e S 1970, p. 594)
A. Schmidt-Colinet
La Direzione Generale delle Antichità e dei Musei di Siria ha condotto scavi e sondaggi nella [...] . Schottroff, Palmyrenische Grabreliefs (Liebieghaus Monographie, 4), Francoforte 1979; J. Teixidor, Un port romain du désert: Palmyre (Semitica, XXXIV), Parigi 1984; J. Starcky, M. Gawlikowski, Palmyre, Parigi 1985; E. Will, Les Palmyréniens, Parigi ...
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Raphèl mai amècche zabì almi
Ettore Caccia
. Parole pronunciate da Nembrot (v.) in If XXXI 67, e sulle quali molto si è ingegnata la critica dantesca.
Il Lemay, in un interessante saggio, ha ricordato [...] G. Veludo, Frammento di chiosa sopra il canto XXXI dell'Inferno, Venezia 1865; F. Lasinio-G. Puccianti, D. e le lingue semitiche: considerazioni a proposito di un opuscolo di C. Schier, Firenze 1867; G.B. Minich, Sopra un'antica chiosa al v. 67 dell ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] Gabrieli al proprio figlio Michelangelo negli studi arabo-islamici, da F. Béguinot a F. Gallina a E. Cerulli negli studi semitici ed etiopici.
Il G. morì a Roma il 18 apr. 1935.
È pressoché impossibile enumerare interamente le onorificenze e i titoli ...
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Vedi EDESSA dell'anno: 1960 - 1994
EDESSA (v. vol. III, p. 211)
H. J. W. Drijvers
L'intensificarsi delle ricerche ha consentito, innanzitutto, qualche precisazione (o nuova riflessione) sulla storia [...] si sono continuamente intrecciati, dando luogo a una peculiare simbiosi.
Bibl.: H. J. W. Drijvers, Bardaisan of Edessa, in Studia Semitica Neerlandica, VI, Assen 1966; J. B. Segai, Edessa 'the Blessed City', Oxford 1970 (con bibl.); H. J. W. Drijvers ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] che ha avuto larghissima diffusione; era praticato da popoli di lingua indoeuropea (India, Grecia, Italia, Celti, Germani, Slavi) e semitica, da popoli dell’America precolombiana, da popoli dell’Africa e dell’Oceania. Come il s. in genere, così anche ...
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SIRI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giuseppe FURLANI
Giuseppe RICCIOTTI
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La parola Siri è talvolta usata a indicare la popolazione della Siria dopo la conquista araba e l'islamizzazione del paese, sino [...] con le sue regole sul numero esatto delle sillabe e dei versi. Per questo lato essa diverge anche dalle sue consorelle semitiche. Se dunque durante i secoli più floridi della letteratura siriaca questa risentì in modo molto pronunciato l'azione delle ...
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Sono due libri biblici, di contenuto storico, riconosciuti sia nel canone ebraico sia nel cattolico.
Nome e posizione nel canone. - Il loro titolo ebraico è Dibhĕrēhayyamīm, che significa "parole dei giorni", [...] quae I Ch. 2-4 enumerantur, 1870; W. E. Barnes, Religious Standpoint of the Chronicler, in Amer. Journ. of Semit. Languages and Literat., XIII (1896-97), ottobre, pp. 14-20; G. Richter, Untersuchungen zu den Geschlechtsregistern der Chronik, in ...
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Scrittura e lingua. - La decifrazione, avvenuta nel 1953, della scrittura lineare B, nota dalle epigrafi di Cnosso, Pilo in Messenia, Micene, Tirinto, Eleusi, Tebe, Orcomeno in Beozia, ha segnato l'inizio [...] orientano verso il riconoscimento del carattere indoeuropeo della lingua minoica; tentativi di riconoscere in questa una lingua semitica, o addirittura l'accadico, non hanno avuto successo.
La ricerca archeologica. - Negli ultimi anni anche lo studio ...
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È l'ablazione totale o parziale o anche la semplice incisione del prepuzio negli uomini; il taglio della clitoride o delle piccole labbra nelle donne. La circoncisione appartiene a quella serie di mutilazioni [...] (per questi cfr. anche Aristofane, Uccelli, v. 507) e altre popolazioni della Siria.
Più che per qualunque altro popolo semitico, a quanto si sappia, la circoncisione ebbe importanza presso gli Ebrei, presso i quali essa assurse a simbolo del patto ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] storico in Italia, certamente tra i più variegati dell’Europa occidentale: esso comprende infatti idiomi di origine semitica (l’ebraico come lingua liturgica), indoeuropea a sé stante (greco, albanese e armeno come lingua liturgica), indoiranica ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...