EBLA (v. vol. VII, p. 688, s.v. TellMardikh)
P. Matthiae
Importante centro urbano della Siria settentrionale interna, fiorito particolarmente nel periodo protosiriano maturo (2400-2300 a.C.) e paleosiriano [...] importanza anche linguistica, in quanto, pur con molte grafie logografiche sumeriche, esprimono un'arcaicissima lingua semitica, certamente anteriore, come tipo linguistico, al paleoaccadico della dinastia sargonica.
Quando, dopo una fase di ...
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MONTANARI, Antonio
Fiorenza Tarozzi
– Nato a Meldola (presso Forlì) il 13 ott. 1811 da Giulio e da Antonia Bandi, fin da piccolo mostrò notevole propensione agli studi letterari e, appena quattordicenne, [...] , chimica mineralogica ed analitica, filologia indo-germanica, lingue italiche antiche, dialettologia dell’Italia moderna, filosofia semitica) e chiamando a insegnarvi docenti di fama nazionale e internazionale. Nell’Ateneo, di cui fu reggente ...
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deserto
Fabio Catino
Alessandra Magistrelli
La vita in condizioni estreme
Il deserto è un ambiente caratterizzato da condizioni climatiche di aridità. La sua origine è associata a fattori diversi che [...] 400.000 anni fa, e che spesso il deserto è stato il luogo privilegiato da comunità eremitiche, come la popolazione semitica vissuta nel Negev durante il 1° secolo a.C.
Quando il deserto era verde
Alcune pregevoli pitture e incisioni rupestri si ...
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Vedi AMATUNTE dell'anno: 1958 - 1994
AMATUNTE (v. vol. I, p. 300)
P. Aupert
Le campagne di scavo avviate nel sito della città (nel 1975 sull'acropoli da parte di una missione organizzata dalla Scuola [...] -151; M. Amandry, Le monnayage d'Amathonte, in Amathonte /..., cit., pp. 57-65; O. Masson, La dédicace de Baal du Liban, in Semitica, XXXV, 1985, pp. 33-46; M. Le Glay, Une inscription latine d'Amathonte pour la Vénus chypriote, in Cahier du Centre d ...
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Q Popolazione. - Secondo una stima del 1975 la popolazione irachena ammontava a 11.124.250 ab., esclusi i nomadi. Il coefficiente di accrescimento annuo è piuttosto elevato (3,3% negli anni 1970-74). Gli [...] con l'avvento di Sargon di Akkad e della sua dinastia, che segna la prima affermazione della componente semitica delle popolazioni mesopotamiche, andatasi facendo nel corso del 30 millennio sempre più cospicua. Ciò significa lo spostamento del ...
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NAVE
Ugo NEBBIA
George MONTANDON
Plinio FRACCARO
Mario GLEIJESES
Leonardo FEA
Pietro Enrico BRUNELLI – Guido ZANOBINI
Arrigo CAVAGLIERI
Carlo Maurizio BELLI
(lat. navis; fr. navire; sp. nave; [...] ; sono alte e rotondeggianti, donde il termine γαῦλος, con il quale i Greci le indicavano, che è di origine semitica. La navigazione fluviale sul Tigri e sull'Eufrate è, naturalmente, antichissima, ma i popoli della Babilonia non svilupparono una ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] egiziana, ricercatissimi anche quando l'Egitto non produceva più oggetti di tal genere.
Assiria e Babilonia. - La civiltà semitica ci ha lasciato minori tracce e meno importanti di quella egiziana. Gli oggetti venuti in luce negli scavi di Ninive ...
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MARIA Vergine
Mariano CORDOVANI
Umberto GNOLI
Ernesto JALLONGHI
Umberto GNOLI
Luigi GIAMBENE
Bianca PAULUCCI
Giuseppe CASTELLANI
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È la madre di Gesù Cristo.
Nel Nuovo Testamento il [...] di Gesù, l'espressione è considerata, e non soltanto dagli studiosi cattolici ma anche da alcuni acattolici, come espressione semitica designante genericamente i parenti più prossimi, anche se non sono veri fratelli o sorelle (cfr. in ebraico 'aḥ ...
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MONACHISMO (fr. monachisme; sp. monacato; ted. Mönchtum; ingl. monasticism)
Umberto FRACASSINI
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Tutta la terminologia del monachismo, ricca già nel greco di sinonimi, risale a μόνος "solo". Secondo [...] dunque è sorta e nel principio si è largamente propagata in mezzo alle popolazioni indigene, copta dell'Egitto e semitica della Siria e della Palestina. Presto però venne conosciuta e fu coltivata anche dai Greci, i quali naturalmente impressero ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] alle grandi divisioni antropologiche" (quattro rami: mongolico, americano, etiopico e caucasico, quest'ultimo comprendente indoeuropeo, camito-semitico, caucasico e dravidico); si giunse quindi ai lavori di A. Trombetti, il quale distinse nell'ultimo ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...