DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] di Padova e l'affare ingrossò tanto che fu il Senato veneziano medesimo direttamente con un proprio decreto (caso abbastanza col nome di Lesbonico Pegasio nella neo formata Colonia romano-sonziaca referente all'Arcadia di Roma. Pubblicò allora Le ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] che a poco a poco divenne il centro dell'umanesimo romano. B. divenne anche il protettore naturale dei Greci che Giorgio, nell'estate dei 1469 B. inviò al doge e al Senato l'atto di donazione della sua biblioteca, insieme con la famosa lettera ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] 'affare fece rumore. Chiamato a comparire dinanzi al tribunale del Senato di Torino, il D. si vide obbligato a lasciare l società torinese sotto il trasparente velo dell'immaginario salotto romano di un marchese Ottavio di Campoameno (in realtà ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] si può affacciare, ed è che già fin dal periodo romano il B. abbia cominciato a scrivere e in parte a divulgare Il ms. è poi andato disperso. V. Rossi (Labiblioteca del sen. veneziano I. Soranzo, in Scritti di critica letteraria, Firenze 1930), ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] del Regno nel 1912, un suo voto in Senato in favore dell'intervento, la commossa partecipazione morale Gazz. mus. di Milano, XXIII (1868), n. 11, pp. 81-84; I. Romano, "La Gioconda"..., Milano 1880; S. Spech Gavazzi, È in casa ? Visita a uomini ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] , il Campidoglio e La Valle (l'insieme degli edifici della propria famiglia). Per la circostanza scrisse una Lettera al Senato e al Popolo romano. Ma il progetto portante, che questi minori include e che guida il D. nelle sue relazioni con Abbas, è ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] Cinegia, cugina di E., e che, in qualità di principe del Senato e di console nel 490, fu inviato a Costantinopoli per ottenere che dell'insediamento dei Goti in Italia (IX, 23); lo scisma romano - a parte la lettera In Christi signo - fala sua ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] cui uno lungo le coste istriane, dove studiò l'anfiteatro romano di Pola, avendo per compagno l'amico e naturalista Vitagliano Donati di Roma, la tesi "ghibellina" dell'esistenza di un Senato padrone dell'Urbe nell'Alto Medioevo. A propria difesa il ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] era proposto di dare all'Italia; il quale doveva incominciare dal mondo romano e dalla venuta del Cristo, e terminare con l'èra dei popoli riforme, accettò di far parte della Consulta e del Senato, ma nella più celebre ed infiammata delle sue lezioni ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] e delle istituzioni pubbliche e private dell'Egitto tolemaico e romano, divenute l'una e le altre meglio note proprio nell'unico discorso da lui pronunziato il 30 maggio 1913 nel Senato, al quale apparteneva dal 20 nov. 1891, all'istituzione di ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senatorio
senatòrio agg. [dal lat. senatorius, der. di senator -oris «senatore»], letter. – Del senato; di senatore, dei senatori (quasi esclusivam. con riguardo al senato romano): grado, ordine s.; gravità senatoria. Nell’antica Roma, province...