senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] regia, corrispondendo il numero allo schema ternario dell’antichissimo Stato romano (tre tribù e trenta curie). Con Silla il S. essa l’iniziativa legislativa (Prima camera nei Paesi Bassi).
Il Senato in Italia
In Italia il S. dal 1848 al 1947 (data ...
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Costantino e il Senatoromano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] usque fasces auxerat et trabeas consulares». Sulla questione, R. Lizzi Testa, Alle origini della tradizione pagana su Costantino e il senatoromano (Amm. 21, 10, 8 e Zos. 2, 32, 1), in Transformations of Late Antiquity. Essays for Peter Brown, ed. by ...
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(lat. vicennalia) Sacrifici e giochi votati dal senatoromano per domandare agli dei la conservazione e la salute degli imperatori nel 20° anno di regno. Voti simili ricorrevano anche nel 10° e nel 30° [...] anno (decennalia, tricennalia); sono frequenti a partire da Diocleziano ...
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Storico romano (1°-2° sec. d. C.). Ignote sono le date di nascita e di morte (forse 55 circa - 120 circa), ignota la famiglia e il censo (probabilmente senatorio), come anche l'origine (si è pensato, tra [...] realtà dell'Impero di Roma non è messa in dubbio da T., anzi costituisce lo sfondo del dramma del principato e del senatoromano; non si può dire che in lui vi sia il senso d'una decadenza politica dell'Impero come universale dominio sulle genti ...
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Imperatore romano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] (31 dic. 192), era caduto in una delle più gravi crisi, tra il tentativo di restaurazione, da parte del senatoromano, della monarchia illuminata di tipo antonino e il fermento delle province che attraverso le legioni reclamavano una partecipazione ...
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Figlio (213 circa - 165 o 162 a. C.) di Filippo V, e ultimo re dei Macedoni. Iniziò presto l'attività militare al seguito del padre. Scoppiato un grave dissidio fra P. e il fratello più giovane, Demetrio, [...] , ma continuò la preparazione politico-militare della riscossa. Eumene di Pergamo, impensierito dalla politica di lui, indusse il senatoromano a muovergli guerra (171). P. ebbe qualche successo nei due primi anni (vittoria di Callinico in Tessaglia ...
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Console romano (m. 216 a. C.) negli anni 219 e 216 a. C. Con Marco Livio Salinatore (219), diresse la seconda guerra illirica. Preoccupati dalla minaccia cartaginese, i due consoli si accontentarono di [...] P., a differenza di Livio, ottenne l'assoluzione. Partecipò (218) all'ambasceria che recò a Cartagine l'ultimatum del senatoromano. Eletto console insieme a Gaio Terenzio Varrone (216), fu vinto da Annibale a Canne; la responsabilità del disastro è ...
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Nome di vari principi di Cappadocia dei quali i più importanti furono: 1. A. I, figlio di Ariamne (n. 403 a. C. circa); privato del regno da Alessandro Magno (334 a. C.), non si piegò al dominatore, ma [...] Demetrio I di Siria. Salì di nuovo sul trono con l'aiuto di Attalo II e con il riconoscimento del senatoromano (156): morì nel 130 combattendo per Roma durante la rivolta di Aristonico. Ammiratore e non superficiale conoscitore della cultura greca ...
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(gr. ῎Αβδηρα) Antica città presso la costa della Tracia greca a E della foce del Nesto (od. Mesta). Fondata alla metà del 7° sec. a.C. da coloni di Clazomene, e quasi subito distrutta da Traci fu ricostruita [...] e, dalla metà del 4° sec. a.C., del regno macedonico. Saccheggiata nella guerra dei Romani contro Perseo (170 a.C.), fu riconosciuta libera dal Senatoromano. Perse importanza in età imperiale. Restano poche rovine circa 15 km a O di Porto Lago. ...
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VALENTINIANO I imperatore
Alberto GITTI
Imperatore romano d'Occidente dal 364 al 375. Flavio Valentiniano era nato in Pannonia da un certo Graziano, di oscura famiglia, nel 321. Come il padre, entrò [...] pagano fu protetto dalle violenze dei fanatici, l'altare e l'immagine della Vittoria, che Giuliano aveva restituiti al Senatoromano, furono lasciati al loro posto Ciò non gl'impedì di tenere una politica religiosa ispirata al cristianesimo: tra l ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senatorio
senatòrio agg. [dal lat. senatorius, der. di senator -oris «senatore»], letter. – Del senato; di senatore, dei senatori (quasi esclusivam. con riguardo al senato romano): grado, ordine s.; gravità senatoria. Nell’antica Roma, province...