Uomo politico haitiano (n. 1874 - m. 1959), senatore, presidente della repubblica (1930-41). Strinse con gli Stati Uniti un trattato che regolava l'autonomia del paese (1933) e ottenne il ritiro (1934) [...] delle truppe americane che occupavano Haiti dal 1915 ...
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Uomo politico giapponese (Kyoto 1849 - Okitsu 1940); senatore (1883), ambasciatore a Vienna (1885) e a Berlino (1887), fu più volte ministro; dal 1894 entrò nel Consiglio privato (Sūmitsu-In) di cui fu [...] anche presidente. Nel 1922 gli fu conferito il titolo di principe ...
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Figlio adottivo (sec. 1º a. C.) del senatore Gaio R., nel 54-53 a. C. fu processato per le violenze e concussioni commesse in Egitto con Gabinio: nonostante la difesa di Cicerone nell'orazione pro C. Rabirio [...] Postumo (da non confondere con quella per il padre adottivo), fu mandato in esilio. Poté tornare solo al tempo della dittatura di Cesare ...
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Patrizio (Milano 1839 - ivi 1902); principe (1885), senatore del regno (1896). Arricchì la raccolta dantesca iniziata dal nonno omonimo (v. la voce. prec.) e, in seguito al matrimonio con Giulia dei principi [...] Belgioioso, acquisì alla Biblioteca Trivulziana il fondo librario dei Belgioioso; fu il primo della famiglia a consentire agli studiosi l'accesso ad essa ...
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Patrizio bolognese (Bologna 1530 circa - ivi 1598), senatore e confaloniere di giustizia. Scrisse un celebre trattato Dell'anatomia et dell'infirmità del cavallo (2 voll., 1598), illustrato da 64 bellissime [...] tavole attribuite a uno dei Carracci, una delle più notevoli opere di anatomia descrittiva del Rinascimento e il primo trattato moderno di veterinaria ...
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Uomo politico belga (Cugnon 1883 - Bruxelles 1963), senatore (1926), presidente (1935) dell'Unione cattolica, ministro dell'Interno (1934-35) e dell'Agricoltura (1936-38); divenuto primo ministro (1939), [...] restò alla direzione della politica belga fino all'occupazione tedesca, e continuò a esserlo anche in esilio, a Londra, venendo in aspro contrasto col sovrano Leopoldo III rimasto in patria. Infine (1944-45) ...
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Ammiraglio veneziano (m. Corfù 1718), più volte senatore della Giunta, infine capitano generale; si distinse nella guerra contro i Turchi per il possesso della Morea (1714-18). Una squadra turca, occupate [...] più piazze in Candia, si diresse ad assediare Corfù difesa dal capitano sassone J. M. Schulenburg assoldato da Venezia. Il comandante generale D. Dolfin, disponendo di forze molto inferiori, non osò affrontare ...
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BARBARO, Marcantonio
Franco Gaeta
Figlio di Francesco, senatore, e di Elena Pisani, nacque il 22 sett. 1518. La tradizione domestica era ricca d'esempi d'uomini illustri nelle discipline storiche e [...] letterarie, quali Francesco, Ermolao, Niccolò, Giosafat, Marco e Daniele Barbaro.
Il B. compì i suoi studi dapprima a Verona e quindi a Padova, dove rimase sino al 1535, e subito dopo iniziò, andando in ...
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Uomo politico statunitense (Donegal, Pennsylvania, 1799 - ivi 1889); senatore democratico per la Pennsylvania dal 1845 al 1849, aderì, alla sua costituzione, al partito repubblicano. Nel 1856 fu rieletto [...] senatore. Lincoln nel 1861 lo nominò ministro della Guerra. Propose misure estreme, quale quella di armare gli schiavi fuggitivi. Ministro plenipotenziario degli USA in Russia dal genn. al nov. 1862, presidente del Comitato per gli affari esteri ( ...
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Industriale e mecenate (Montichiari 1877 - Milano 1961). Senatore del Regno nel 1924 e fondatore, il 18 febbraio 1925, dell'Istituto Giovanni Treccani per la pubblicazione della Enciclopedia Italiana [...] e del Dizionario Biografico degli Italiani. Imprenditore tessile, dopo la specializzazione in Germania presso la scuola di tessitura di Krefeld e una proficua esperienza nel Lanificio Rossi, rilevò (1911) ...
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senatore
senatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. senator -oris (lat. tardo senatrix -icis), der. di senatus «senato»]. – 1. Membro del senato, in genere: i s. romani; s. del regno, della repubblica; essere fatto, eletto s.; s. per elezione, per...