senatorio
L'aggettivo compare soltanto in Cv IV V 15, per indicare l'autorità " esercitata dai senatori ", " propria dei senatori ": Chi dirà di Cammillo, bandeggiato e cacciato in essilio, essere venuto [...] a liberare Roma contra li suoi nimici, e dopo la sua liberazione, spontaneamente essere ritornato in essilio per non offendere la senatoria autoritade, sanza divina istigazione? ...
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La campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma, appartenuta in origine al Comune di Viterbo. Veniva suonata per convocare i consigli pubblici e per l’elezione, l’incoronazione o la morte del papa; [...] durò fino al 1560 ...
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PAMMACHIO
Carlo Cecchelli
. È il personaggio senatorio, uno dei capi del partito cristiano in Senato, cui si deve la fondazione della basilica sull'antico titolo di Bizante al Celio (v. celio: Il Celio [...] cristiano e medievale), poi dei Ss. Giovanni e Paolo. Le figure di P. (cultor fidei, come lo indicava un'epigrafe) e della moglie Paolina sono quasi certamente quelle che si vedono ai piedi d'uno dei martiri ...
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Famiglia dell'antica Roma, appartenente all'ordine senatorio, di origine forse picena, proprietaria della grandiosa villa scoperta nel 1962 nelle immediate vicinanze (circa 400 m a NE) di Lucus Feroniae. [...] Dalla villa provengono gli importanti elogia di Lucio e di Quinto Volusio Saturnino, che furono rispettivamente consoli nel 3 e nel 56 d. C ...
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Oratore romano (143-87 a. C.) del partito senatorio, console (99), morto nelle proscrizioni di Mario e Cinna. Cicerone lo fa interlocutore nel De oratore e ne traccia il profilo nel Brutus. Aveva composto [...] un trattatello, a noi non giunto, sulla tecnica oratoria; riponeva la forza dell'oratore nell'energia e nell'abilità dell'inventio ...
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Architetto (m. 1806 circa). Costruì a Messina, in stile neoclassico, il Palazzo senatorio (1783), ora distrutto, la facciata di S. Francesco d'Assisi (terminata nel 1860 da G. Patricolo e ricostruita dopo [...] il terremoto nelle vecchie forme) e aprì la via Ferdinandea, poi Garibaldi ...
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Gregorio I (G. Magno)
Simonetta Saffiotti Bernardi
Pontefice romano, di famiglia di ceto senatorio; nacque intorno al 540 da Gordiano ‛ regionarius ' e da Silvia, appartenente, sembra, alla ‛ gens Anicia [...] '; morì il 12 marzo 604.
Personalità complessa, caratterizzata da una perfetta fusione fra slancio mistico e spirito pratico, fu particolarmente aperto ai problemi del suo mondo, dei quali s'investì con ...
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Scrittore cristiano, siciliano, vissuto verso la metà del 4º secolo. Pagano, appartenente all'ordine senatorio, autore di un trattato di astrologia (Matheseos libri VIII) a tendenze neoplatonizzanti e [...] assai utile per ricostruire le dottrine astrologiche nella tarda classicità; si sarebbe convertito fra il 337 e il 346 e avrebbe scritto un'opera De errore profanarum religionum, nella quale la polemica ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C.), cognato di Lepido; combatté a Modena (43) per il partito senatorio; seguì poi Antonio, quindi Sesto Pompeo e fu (34-32) questore di Antonio in Grecia. Infine passò [...] dalla parte di Ottaviano e fu poi eletto console (25) ...
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TITIDIUS (Titidius o Titedius Labeo)
P. Moreno
Pittore romano, vissuto nel I sec. d. C.
Cittadino di rango senatorio, pretore e proconsole della Gallia Narbonense (Tac., Ann., ii, 85), morì in età molto [...] avanzata nel tempo in cui Plinio stendeva la Naturalis historia, cioè attorno al 77 d. C. (Nat. hist., xxxv, 20). È ricordato da Plinio come pittore di piccoli quadretti: parvis gloriabatur tabellis. La ...
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senatorio
senatòrio agg. [dal lat. senatorius, der. di senator -oris «senatore»], letter. – Del senato; di senatore, dei senatori (quasi esclusivam. con riguardo al senato romano): grado, ordine s.; gravità senatoria. Nell’antica Roma, province...