TACITO, P. Cornelio (P. Cornelius Tacitus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino FUNAIOLI
Storico romano, vissuto fra il sec. I e II d. C. Ciò che di lui si sa con sicurezza è ben poco. Il prenome stesso, che da [...] antico. Quintiliano riconosceva e ammirava le belle qualità di Seneca, il fascino e la potenza del suo ingegno, ma più che le Storie, intorno all'eruzione del Vesuvio e alla fine di Plinio ilVecchio (VI, 16, 20) o in altra epistola ancora di Plinio ...
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NERONE (Nero Claudius Caesar Drusus Germanicus) imperatore
Arnaldo MOMIGLIANO
Figlio di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina, passata poi in seconde nozze all'imperatore Claudio, nacque il 15 dicembre [...] nei riassunti degli epitomatori. Questi tre autori risalgono probabilmente alle Storie di Plinio ilVecchio. Interessante anche la tragedia Octavia, attribuita falsamente a Seneca e scritta poco dopo la morte di Nerone. I frammenti poetici di Nerone ...
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PROVERBIO (dal lat., secondo alcuni, probatum verbum, secondo āltri pro e verbum; ted. Sprichwort)
Raffaele CORSO
Camillo CESSI
Sotto questo nome si comprendono comunemente detti di varia forma e origine, [...] , talora alla fine, o anche al mezzo. Talvolta ilvecchio, l'antico, il sapiente viene indicato con un nome storico, leggendario o collezioni di sentenze, come quelle che andavano sotto il nome di Seneca. Si tratta di un ricco materiale, la cui ...
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SATIRA (in relazione all'etimologia, da satur, l'esatta ortografia sarebbe satura; satyra è forma tarda dovuta al raffronto con σάτυρα; satira è forma grecanica)
Augusto MANCINI
Ferdinando NERI
Antichità [...] da Timone dipende Menippo di Gadara, che diede il suo nome al tipo di satira coltivato da Varrone e da Seneca. Bione, Telete, Timone scrissero in prosa, di contatto fra ilvecchio tronco scherzoso del dramma satiresco e il principio ispiratore delle ...
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PROTAGORA (Πρωταγόρας, Protagŏras) di Abdera
Guido Calogero
Massimo rappresentante dell'antica sofistica greca, la quale, in quanto movimento speculativo, si può considerare inaugurata da lui. Apollodoro [...] L'uomo in universale era infatti un concetto di cui ilvecchio P. avrà forse sentito parlare dal suo più giovane sarebbe stata più possibile, almeno in quella più semplice forma. E quando Seneca (Ep., 88, 43 = Protag., fr. A 20 Diels) dice ...
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GELLIO, Aulo (A. Gellius)
Vincenzo Ussani
Scrittore latino del sec. II d. C. Della sua vita sappiamo quel poco che ci dicono le sue Notti Attiche. V'è chi l'ha supposto africano, ma era certo a Roma [...] paragonato a quello di Leonida con le parole di Catone ilvecchio, l'aureola del miracolo cinta alla fronte di Scipione si parla una volta sola (II, 22), di Livio mai. Seneca, il maestro dello stil nuovo, è trattato come homo ineptus et insubidus per ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
Giovanni Patroni
Pittore greco della scuola ionica; operò negli ultimi decennî del sec. V e sul principio del sec. IV a. C. Era nativo di Efeso, e apparteneva a famiglia [...] distintivo di ogni persona (e ciò in opposizione a Zeusi) non si vede troppo chiaro. Il racconto riferito da Seneca, dell'aver messo alla tortura un vecchio schiavo per dipingere Prometeo, ha l'aria di una storiella, tanto più che quello spettacolo ...
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MELA, Pomponio (Pomponius Mela)
Alessandro Ronconi
Nacque a Tingentera presso Calpe, nella Spagna Betica (De chor., II, 90) e appartiene a quella corrente di Spagnoli, come Seneca, Quintiliano, ecc., [...] s'intreccia qui con quella delle fonti di Plinio ilVecchio che nel libro 3° ha molti punti di contatto di Varrone, per le coste settentrionali, da Cornelio e da altri per il resto (v. però A. Klotz, Quaestiones plinianae geographicae, Berlino 1906, ...
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PALLANTE
Arnaldo MOMIGLIANO
Nicola TURCHI
. Portano questo nome: 1. il titano P. figlio di Creos e di Euribia (Esiodo, Theog., 375; 383); 2. un figlio del re ateniese Pandione e fratello di Egeo. Suoi [...] Egeo; 3. il figlio di Evandro, ilvecchio re arcade che regnava sul Palatino quando Enea risalì il corso del Tevere perché tale, fu rovesciato poco dopo (55) da Burro e Seneca associati nel voler liberare Nerone dall'ingerenza della madre. Nel 62 ...
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GONZÁLEZ de SALAS, Jusepe Antonio
Eugenio Mele
Erudito spagnolo, nato a Madrid nel 1588, morto nel 1654. Fu il più profondo conoscitore del mondo classico nella Spagna del Seicento: dotto in geografia [...] nei commenti a Petronio (1629), a Pomponio Mela (1644), a Plinio ilVecchio e in quello delle prime sei Musas del Quevedo, che fu suo intimo amico (1648). Tradusse le Troiane di Seneca (1633), da Marziale, da Giovenale e da Persio; e scrisse molte ...
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suasoria
suaṡòria s. f. [dal lat. suasoria, femm. sostantivato dell’agg. suasorius (v. suasorio), sottint. oratio «orazione»]. – Nella letteratura latina, tipo di declamazione rivolta a consigliare o sconsigliare un’azione, in uso nell’antica...
controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, dibattito: sorse, insorse una c.;...