ÈIDOS (τὸ εἶδος)
S. Ferri
Le varie forme del discorso: giudiziario, deliberativo, apologetico, encomiativo, ecc. (Arist., Rhet., iii, 7). In retorica generalmente è scambiato il termine con idea-stile, [...] scopo, o a una determinata materia. Nelle arti figurate ambedue i termini ricorrono frequentemente senza distinzione sempre precisa. Seneca (Ep., 58) chiama idea l'esemplare esistente in natura - il volto di Virgilio, nel caso specifico - la cui ...
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Umanista (m. a Napoli 1342); eremitano di s. Agostino, prof. a Parigi (1317) e a Napoli, e poi vescovo di Monopoli (1340). Fu amico (sembra dal 1333) del Petrarca, al quale regalò una copia delle Confessioni [...] di s. Agostino; in favore presso il re Roberto di Napoli, ebbe parte nell'incoronazione del Petrarca in Campidoglio; si legò d'amicizia anche con il Boccaccio. Lasciò commentarî a Virgilio, Ovidio, Seneca, Aristotele, Valerio Massimo. ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] sulla sua appartenenza alla famiglia "de Bartholomeis", sostenuta da alcuni autori. Dalle citazioni di Virgilio, Orazio, Ovidio, Seneca e Cicerone presenti nelle sue opere possiamo dedurre il suo interesse e la sua conoscenza dei classici. Anche il ...
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POTAMONE (Potamon, Ποτάμων)
Camillo Cessi
Figlio del filosofo Lesbonatte, nacque in Mitilene probabilmente verso il 15 a. C. Datosi allo studio della retorica, divenne famoso fra i suoi concittadini [...] simpatia dell'imperatore Tiberio che lo rimandò in patria con una commendatizia speciale. A Roma ascoltò anche Sozione, maestro di Seneca (Plut., Alex., 61), gareggiò con Teodoro, maestro di Tiberio, e con Antipatro. Morì novantenne, circa il 75 d. C ...
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Tipografo (n. Praga - m. Roma 1476); introdusse in Italia la stampa a caratteri mobili, insediando una tipografia insieme con C. Sweynheym (v.) presso il monastero benedettino di Subiaco. Nel 1467 trasferì [...] ). Interrotta nel 1473 la collaborazione con Sweynheym, continuò l'attività presso la casa dei Massimo stampando classici (Sallustio, Seneca, Stazio), nonché i Rudimenta grammatices di N. Perotti e le Elegantiae di L. Valla. La sua ultima edizione ...
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Pedagogista francese (Vire, Calvados, 1828 - Parigi 1904). Ebbe alte cariche nel ministero dell'Istruzione pubblica, dove rimase anche dopo aver conseguito il dottorato (1866), continuandovi la sua opera [...] . Nel 1886 fu eletto all'Académie française. Opere princ.: De la morale de Plutarque (1866); Quid de litteris senserit L. A. Seneca (1866); Éducation et instruction (4 voll., 1887), raccolta delle sue memorie e relazioni pedagogiche e didattiche. ...
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suasoria Tipo di declamazione rivolta a consigliare o sconsigliare un’azione, in uso nell’antica Roma agli inizi dell’Impero, quando la perdita della libertà escluse l’eloquenza dalla vita pubblica. Consisteva [...] ragioni politiche, erano fittizi e lo stile spesso ampolloso; erano notevoli però la cultura giuridica e la sottile analisi psicologica che la caratterizzava. Famose furono le Suasorie di Seneca il Vecchio, di cui resta un libro, mutilo in principio. ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] a cura di L. E. Kastner e H. B. Charlton, Manchester 1921; e l'introduzione di T. S. Eliot al Newton's Seneca, Londra 1927 (nella serie Tudor Translations); A. M. Whiterspoon, The Influence of Robert Garnier on Elizabethan Drama, New Haven 1924; F. S ...
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D'ignoto paese d'origine, fece i suoi studî ad Oxford, fu poi priore del monastero di Christ Church (Canterbury), e quindi, dal 1177 fino alla morte (1193), abate di Peterborough. Si valse del favore di [...] e privilegi. Fu un riformatore intelligente ed energico. Versato in letteratura latina, di cui conosceva specialmente Terenzio, Seneca e Marziale, dotto in scienze sacre, arricchì la biblioteca monastica facendo copiare Bibbie, libri di teologia, di ...
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morale
Guy Dominique Sixdenier **
Aggettivo denotante ciò che attiene alla ‛ scienza morale ' o ‛ etica ', in quanto scienza del male e del bene, del giusto e dell'ingiusto o, più genericamente, che [...] ) e come tali sono autorizzati ad ammaestrare ‛ comandamenti '. In questo senso l'aggettivo qualifica Seneca (If IV 141 Seneca morale), a designare il genere di trattazione filosofica in cui eccelse e per cui è motivata la sua presenza nel Limbo ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...