fato
Nozione solitamente definita in correlazione o in contrapposizione a quelle di provvidenza, destino, libertà, determinismo; tuttavia, il precisarsi del concetto di f. come preordinamento irrevocabile [...] , presente, per es., negli scritti di Cicerone o di Seneca, va intesa come «pre-vedere», piuttosto che come «pro Afrodisia (De fato, 22) o anche, da diversa prospettiva, Seneca (Naturales quaestiones, II, 38), adottano soluzioni che contemplano la ...
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Zenone (Zeno) di Cizio
Giorgio Stabile
Filosofo greco, nato a Cizio (Cipro) nel 336-335 e morto nel 264-263 a.C.; figlio di mercanti, venne ad Atene dove fu alunno del cinico Cratete, dei megarici Stilpone [...] intera setta degli Stoici.
Di maggiore rilievo è un terzo passo, in cui D. pone Z. accanto a Socrate e a Seneca, quali esempi di suprema dedizione alla Sapienza, a cui non disdegnarono di sacrificare volontariamente la vita: troviamo li altri che per ...
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Vedi CALIGOLA dell'anno: 1959 - 1994
CALIGOLA (G. Iulĭus Caesar Germanĭcus)
B. M. Felletti Maj
Nacque da Germanico e da Agrippina Maggiore, di cui fu l'ultimo figlio, nel 12 d. C. Lasciato da Tiberio [...] e corpo enorme, di pallore malaticcio, con radi capelli, tagliati lunghi sulla nuca, lo dicono Svetonio (Cal., 50) e Seneca (De const. sap., 18), aggiungendo altri particolari, come le tempie incavate, gli occhi infossati, lo sguardo torvo, il collo ...
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Scrittrice spagnola (Vélez-Málaga 1904 - Madrid 1991). Allieva di J. Ortega y Gasset e di X. Zubiri, esiliata dopo la guerra civile (con un lungo peregrinare dal Messico a Cuba, da Roma alla Svizzera) [...] it. 1996); Los sueños y el tiempo (1992; ma già in ital., a cura di E. Croce, 1960); El pensamiento vivo de Seneca (1992; trad. it. 1994); Las palabras del regreso (1995; trad. it. 2003); Unamuno (2003; trad. it. 2006); Per abitare l'esilio. Scritti ...
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Pseudonimo del drammaturgo e poeta italiano Alessandro Orengo (Pavullo nel Frignano 1922 - Genova 2010). Di professione magistrato, F. è stato autore di numerosi testi teatrali, in cui si manifesta una [...] poetica, si ricordano: Corno alle Scale (1981); Fuga dei versi (1986); Poetando cose (1990); Signora d'Albuison (1996); Svolte (1998); Intra domus (2003). Ha anche tradotto le commedie di Plauto e Terenzio e le tragedie di Seneca, Euripide e Sofocle. ...
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Dal greco ἀστρολογία "scienza degli astri"; è la scienza che presumeva di determinare i varî influssi degli astri sul mondo terreno e i risultati delle combinazioni di tali influssi; quindi, di prevedere [...] più o meno accesi, notiamo: Cicerone, amico e discepolo di Posidonio, Tacito e Plinio il Vecchio; tra i fautori, Seneca. Se Roma pagana avversò l'astrologia per ragioni politiche Roma cristiana la combatté, come un'arte diabolica, per ragioni morali ...
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Nacque a Cordova nel 1573. Poco tempo visse nella sua città nativa, sia perché il padre era presidente del Consiglio delle Indie, sia perché ben presto abbracciò la carriera delle armi. Combatté in Italia [...] de amor di Ovidio, la Fábula de Acis y Galatea; il Libro de erudición poética, tre lettere in prosa e traduzioni da Seneca e da S. Ambrogio: ecco tutta la produzione, né molto importante né di molto valore, del poeta cordovano, la quale si presentava ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] Natura; Posidonio di Apamea la espose in un'opera, oggi perduta, discussa nei dettagli nella lettera (XC) di Seneca a Lucilio. Secondo Seneca, l'unico compito della filosofia era quello di scoprire la verità, tanto nelle cose divine quanto in quelle ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] , comprendendo anche l'incisore di epigrafi (v. scriptor titulorum), il preparatore di crustae. Nel significato di artista è usato da Seneca, che allinea i marmorari ai pictores e agli statuarii tra gli artefici del lusso (Epist. ad Luc., 88); eguale ...
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pronto
Bruno Bernabei
Aggettivo più volte registrato nelle opere di D. (a eccezione della Vita Nuova) e di uso frequente nella Commedia.
È documentato innanzitutto, con forte valore pregnante, nell'espressione-base [...] quello (VIII 2), principio etico di chiara ispirazione classica, in cui si rispecchiano gl'insegnamenti di Cicerone (Off. I XI) e di Seneca (Benef. I 11-12, 14; II 5), e l'influsso dell'Etica aristotelica (cfr. s. Tomm. Comm. Ethic. IV lect. II), e ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...