PITOËFF, Georges
Regista e attore franco-russo, nato a Tiflis (Caucaso) nel 1888, da un padre ricco, mecenate e amante del teatro; studiò matematiche in Russia; dopo avere recitato, in Russia e in Siberia, [...] , ecc., e ha messo in scena con nuova e saporita essenzialità di toni autori classici d'ogni tempo, da Seneca a Shakespeare, Goldoni, Gogol′, Ostrovskij, Ibsen, Wilde, Maeterlinck, Čechov. In sua moglie Ludmilla si ammira un'arte purissima, fatta ...
Leggi Tutto
Oratore latino dell'epoca di Augusto; mutate ormai le condizioni ambienti e i gusti, egli pensò che il tempo dell'oratoria classica fosse tramontato (Tac., De orat., 19) e quindi si foggiò una nuova forma [...] ed., Zurigo 1842, pp. 545-551. Ma il Meyer non ha raccolto i frammenti e gli estratti delle declamazioni conservatici da Seneca il Vecchio.
Bibl.: P. Robert, De Cassi Severi eloquentia, Parigi 1890, p. 157 segg.; H. Bornecque, Les déclamations et les ...
Leggi Tutto
Poeta e autore drammatico portoghese, nato a Lisbona nel 1528, e morto nel 1569. Studiò legge all'università di Coimbra, ma venne affinando il suo temperamento artistico con larghe letture di autori classici [...] . 180-215; J. H. Rodrigues, Camões e A. F., in O Instituto, LIV (1907) e LV (1908); J. P. W. Crawford, The Influence of Seneca's Tragedies on F.'s Castro, in Modern Philology, XII (1914), pp. 39-54; H. T. Heinermann, Ignez de Castro, die dramatischen ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] classiche, di cogliere le voci più appassionate e fantasiose (dall'Ovidio delle Metamorfosi e delle Eroidi), più drammatiche (da Seneca tragico) o più spregiudicate e pittoresche (da Apuleio).
Da Napoli s'allontanava il B. per rientrare a Firenze ...
Leggi Tutto
Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] da indurre, sotto Tiberio, a un divieto che gli uomini la usassero (Tac., Ann., 2, 33) e, poi, a riflessioni critiche di Seneca (Benef., 7, 9, 5), fino a giungere, secoli dopo, alla imposizione, da parte di Giustiniano, di un prezzo massimo, e all ...
Leggi Tutto
Intolleranza/tolleranza
Franco Cardini
Quella che noi definiamo correntemente «tolleranza» si riferisce, com’è noto, a parametri molto precisi e a modelli concettuali fortemente ancorati ad alcuni testi [...] ben noti), sino al cosmopolitismo e al concetto di «diritto naturale» sostenuto dalla scuola stoica e ribadito da Seneca, su cui s’innestò profondamente il pensiero cristiano, com’è comprovato dalla tradizione – forse tardoantica, probabilmente ancor ...
Leggi Tutto
MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] , da parte di A.F. Doni che ripubblicò, a Venezia nel 1549 per i tipi di A. Pincio, la versione italiana di Seneca con il suo nome (Paitoni e Tiraboschi).
Nella prefazione il M. designa come "suo signore", oltre che il dedicatario Ludovico Sforza ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Neumarkt (o di Středa)
G. Schmidt
Vescovo, cancelliere della corte boema e umanista, G. nacque intorno al 1315-1320 a Neumarkt, presso Breslavia (Slesia). Indicato, a partire dall'anno 1347, [...] 1363 (Piur, 1933). Si sa per certo che nella sua biblioteca personale si trovavano opere di Dante e di autori antichi come Seneca, Livio e Valerio Massimo (Piur, 1937, p. 189). I suoi meriti maggiori si contano in campo amministrativo e letterario: G ...
Leggi Tutto
GHERARDO del Ciriagio
Maurizio Moschella
Nacque a Firenze tra il 1412 e il 1413 da Giovanni. Fu tintore di panni di seta e compare due volte nell'elenco dei notai della Signoria fiorentina: nel 1457 [...] De la Mare, 1985).
G. trascrisse prevalentemente opere di autori latini (Terenzio, Cicerone, Sallustio, Livio, Virgilio, Seneca, Giovenale, Persio tra i più frequenti); la sua produzione comprende inoltre diversi classici greci in traduzione latina ...
Leggi Tutto
autoctoni americani
Popolazioni precolombiane appartenenti a svariate centinaia di gruppi etno-linguistici. Giunte probabilmente dall’Asia attraverso lo Stretto di Bering non più tardi del 10.000 a.C., [...] riunivano in insediamenti temporanei in estate. Alcune, come gli ottawa, vivevano di caccia e raccolta. Altre, come i seneca e i cherokee, praticavano l’agricoltura. Questi ultimi dal contatto con i bianchi ricavarono una struttura statale federale ...
Leggi Tutto
senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...