DE TULLIO, Antonio
Cinzia Cassani
Nacque a Bari il 22 marzo del 1854 in una famiglia di piccoli commercianti, da Domenico e da Angela Corvo.
Giovanissimo, alla morte del padre divenne commerciante egli [...] Levante e la sensibilità del nuovo regime con l'intento di farne uno dei cinque grandi porti italiani, alla pari di Venezia, Trieste di mediazione, proponendola come strumento atto a superare gli ambiti regionalistici e meridionalistici, cardine di ...
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DE MAGISTRIS, Luigi Filippo
Gaetano Ferro
Nacque a Roma il 17 apr. 1872 da Corrado ed Emilia Boretti. Fu, certo, uno dei più singolari protagonisti della geografia italiana nella prima metà del nostro [...] raggiungere la cattedra universitaria. Uno degli aspetti salienti della di profondi spunti applicativi: da ciò la particolare sensibilitàdi esposizione dei risultati, valendosi magari dello strumento cartografico (a sua volta inteso pure come mezzo di ...
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CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] C., intesa sì come strumentodi convincimento, ma anche come di epigoni in una congerie di freddure, il C. sembra riproporre degli esempi la lezione più attenuata riproponendo gli schemi cari alla sensibilità e artificioso, da uno stile che ricerca l ...
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CIMA, Gian Paolo (Giovanni Paolo)
Alberto Iesuè
Nacque a Milano verso il 1570. Fu organista e maestro di cappella in S. Maria presso S. Celso a Milano (1606-1610). Nelle sue composizioni, come in quelle [...] pubblicata nei Concerti ecclesiastici del 1610, offrì uno dei primi esempi di "sonata a tre" e, come sensibilità sonora che l'indussero a tentare la via di nuove atmosfere tonali; allo stesso tempo seppe sfruttare le risorse timbriche dello strumento ...
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MARCATI, Guido Antonio
Angelo Gaudio
Nacque a Legnago il 13 dic. 1855, figlio di Luigia Asti e di Carlo, entrambi maestri.
Maestro nelle scuole rurali, compì le sue prime prove editoriali in Il Giovane [...] di indirizzo nettamente laico nel mondo pedagogico torinese, di cui Bencivenni era unostrumento dell'egemonia degli ambienti laici (basti ricordare le figure di L. Credaro e didi un libro di testo solo in parte rispondente alla sensibilità ...
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POLACCO, Moise Raffael Vittorio
Marco Sabbioneti
POLACCO, Moisè Raffael Vittorio. – Nacque a Padova il 10 maggio 1859 da Isach e da Eva Melli, e in quella città compì gli studi, laureandosi in giurisprudenza [...] di nota sono del pari rappresentati dalla dimensione religiosa, espressa nella dichiarata adesione alla scuola spiritualista, e dalla sensibilità quale strumento in grado di assicurare l’evoluzione organica del sistema giuridico a fronte di un ...
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Teresa Buongiorno
Grimm, Jacob e Wilhelm
I fratelli che fissarono sui libri le antiche fiabe della tradizione orale
I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, entrambi nati nella seconda metà del Settecento, sono [...] molto apprezzate anche dai grandi. Goethe, uno dei massimi autori tedeschi dell'Ottocento, disse le fiabe sono un formidabile strumentodi iniziazione, attraverso cui i svilupparono secondo la loro sensibilità artistica il materiale folcloristico ...
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Pagnol, Marcel
Marco Pistoia
Scrittore e drammaturgo, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Aubagne (Marsiglia) il 28 febbraio 1895 e morto a Parigi il 18 aprile 1974. [...] di passaggio dal muto al sonoro. Facendo leva sulla parola quale strumentodi un'opera paradigmatica della poetica di P., con la sua combinazione di vita agreste e disensibilità grottesco nel ruolo di un sempliciotto (appunto uno schpountz, nel gergo ...
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Berkeley, Busby
Marco Pistoia
Nome d'arte di William Berkeley Enos, coreografo e regista cinematografico e teatrale statunitense, nato a Los Angeles il 29 novembre 1895 e morto ivi il 14 marzo 1976. [...] shadow waltz, uno dei più eloquenti esempi della sensibilità decorativa e spettacolare di B., con sessanta ragazze che suonano violini bianchi con archetti che si illuminano nell'oscurità, finché non diventano un unico grande strumento. Costante fu ...
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Arzner, Dorothy
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica statunitense, nata a San Francisco (California) il 3 gennaio 1900 e morta a Palm Desert (California) il 1° ottobre 1979. Fu una [...] uno fra i suoi film più intimamente sentiti, illuminato dalla presenza di Katharine Hepburn, l'aviatrice coraggiosa, affascinante e determinata, innamorata di nelle sue mani strumento sapiente e delicato, sensibile sistema nervoso di tutti i suoi ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...