BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] semplicità interiore che a lui istintivamente, per la sua sensibilità spesso esasperata dagli scrupoli, mancava. Passa ore intere con Bibliothecae Ambrosianae (Mediolani s.d.), essere unostrumentodi tipo nuovo per risollevare la cultura, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] dell’esperienza proprio della sensibilità ricettivo-produttiva che l’ ’ignoto al noto, ma è un’idea che è tutt’uno con la ragione che ne attesta la grandezza. Non a riducendo la ragione a mero strumentodi attestazione di una verità che essa è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] , ma è unostrumento flessibile e malleabile, capace di cogliere la multiforme varietà della natura nel suo stesso divenire. Calata interamente entro l’orizzonte umano e mondano, la ragione non è più contrapposta alla sensibilità e agli appetiti ...
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CONTARINI, Nicolò
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 26 sett. 1553, dal ramo della grande casata patrizia che aveva sede a S. Maria Nova, in calle della Testa. La sua era famiglia di limitate risorse [...] cede il passo al sentimento religioso ed alla sensibilità morale" pagine che "costituiscono una delle più sua era, per così dire, una giustizia di parte, e la sua procedura, unostrumentodi oppressione che doveva esser eliminato. Si aggiungeva, ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] sensibilità per la tipologia dell'imperialismo contemporaneo.
Sulle orme di Giorgio Mortara e di Corrado Gini - cioè nel solco di della mano pubblica e unostrumento istituzionalmente preposto ad attuare politiche di piano non neutrali, non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] romano d’Occidente. Sulle tracce di Machiavelli, ma con maggiore sensibilità agli aspetti giuridici e istituzionali, unostrumento aperto, che riadatta la virtù repubblicana al modello imperiale. Paul van Heck, che ha studiato quest’opera in vista di ...
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FRASSATI, Alfredo
Silvana Casmirri
Nacque a Pollone, presso Biella, il 28 sett. 1868.
Il padre Pietro (1824-1899), oltre a esercitare la professione di medico, ricoprì vari incarichi, tra cui quello [...] volontà del F. di fare di un quotidiano di grande informazione anche unostrumento capace di affermare la funzione Conferenza di pace di Parigi e i vari trattati che ne seguirono con la consueta padronanza e sensibilità per i temi di politica ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] unostrumento indispensabile d'una simile profonda trasformazione. Il 12 nov. 1771 una sua orazione sulla necessità di de Lambert e Montesquieu, tesseva un entusiastico elogio della "sensibilità", "il più dolce degli umani sentimenti". Non a caso ...
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CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] Destra lombarda più avanzata una sensibilità sociale attenta più a promuovere sconosciuta. Escluso il ricorso allo strumento illiberale della repressione, la discesa , e paventandoli come la minaccia diuno snaturamento dello Stato liberale, con ...
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GUALINO, Riccardo
Francesco Chiapparino
Nacque a Biella, il 25 marzo 1879, da Giuseppe, titolare di una piccola azienda di oreficeria destinata ad avere un certo sviluppo nei primi decenni del nuovo [...] contro il G. furono unostrumento che permise al regime di dimostrare la propria imparzialità e A. Mambretti, e ciò grazie alle doti manageriali ma anche alla raffinata sensibilità culturale del G., il quale, al tempo stesso, estese la sua attività ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...