The Quiet Man
Aldo Viganò
(USA 1952, Un uomo tranquillo, colore, 129m); regia: John Ford; produzione: John Ford, Merian C. Cooper per Republic; soggetto: dal racconto The Green Rushes di Maurice Walsh; [...] , secondo la tradizione, del versamento della dote testardamente rifiutata da Danaher. Poiché Sean non la pretende, Mary Kate si sente gravemente offesa e nega di considerarsi sua moglie. Solo un grande, catartico, incontro di boxe tra Sean e Danaher ...
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Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Critico interessato alla rivalutazione del cinema di genere statunitense, [...] gruppo di opere emerge Daddy nostalgie (1990), uno dei film più intensi del regista, cupo, pudico ed emozionante nel ritrarre i sentimenti di una figlia che si riavvicina al padre dopo aver saputo che questi è malato. T. è stato anche autore, di un ...
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Garrel, Philippe
Rinaldo Censi
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 6 aprile 1948. Fedele allo spirito della sua generazione, legata agli eventi del Sessantotto, [...] stesso G. 'mancano d'immaginazione', nel senso che preferiscono la riflessione, l'analisi di un gesto e di un sentimento, alla mera fantasticheria (cineasti di cui ha schizzato l'ennesimo ritratto generazionale in Les ministères de l'art, 1988). Con ...
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Osborne, John (propr. John James)
Marzia G. Lea Pacella
Drammaturgo e sceneggiatore inglese, nato a Londra il 12 dicembre 1929 e morto a Shrewsbury (Shropshire) il 24 dicembre 1994. Attraverso la sua [...] e la forza dirompente dei suoi personaggi, soprattutto maschili, mossi da frustrazioni e rabbia verso regole e imposizioni sociali sentite come false e oppressive, O. divenne interprete non solo della nuova realtà sociale del suo Paese, ma anche ...
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Allégret, Marc
Catherine McGilvray
Regista cinematografico francese, nato a Basilea il 22 dicembre 1900 e morto a Parigi il 3 novembre 1973. Importante figura del cinema francese fra le due guerre, [...] della sua produzione. Con Le lac aux dames (1934; Il lago delle vergini) iniziò a interessarsi alla purezza di sentimenti del mondo dell'adolescenza, tema che ritorna in Les beaux jours (1935; Il sentiero della felicità), un affresco sull'ambiente ...
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Kiarostami, Abbas
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico iraniano, nato a Teheran il 22 giugno 1940. I film di K., raro esempio di coerenza stilistica, rigore e libertà creativa, sono [...] la lezione neorealista di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini: un'attenta osservazione esistenziale del quotidiano e dei sentimenti amorosi che sarebbe poi ritornata nel lungometraggio Gozāresh (1977, Il rapporto).
Ma è stato con Lebāsi barāy-e ...
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Žizn′ za žizn′
Natalia Noussinova
(Russia 1916, Una vita per la vita, bianco e nero, 105m a 18 fps); regia: Evgenij Bauer; produzione: Aleksandr Chanžonkov; soggetto: dal romanzo Serge Panin di Georges [...] , ma mentre Musja sembra essere felicissima sua sorella è molto triste. La madre insiste perché Nata le riveli i suoi veri sentimenti, e poi le chiede un gesto di riconoscenza per tutto ciò che ha ricevuto: le fa promettere che sacrificherà il suo ...
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Banshun
Dario Tomasi
(Giappone 1949, Tarda primavera, bianco e nero, 108m); regia: Ozu Yasujirō; produzione: Shōchiku; soggetto: dal racconto Chichi to musume (Padre e figlia) di Hirotsu Kazuo; sceneggiatura: [...] più distaccata delle cose che il regista sta progressivamente maturando, una visione in cui i drammi umani e il mutare dei sentimenti appaiono come parte dell'inevitabile fluire di ciò che ci circonda.
Fra i tanti momenti del film degni di nota, uno ...
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Sanma no aji
Dario Tomasi
(Giappone 1962, Il gusto del sakè, colore, 115m); regia: Ozu Yasujirō; produzione: Shōchiku; sceneggiatura: Noda Kūgo, Ozu Yasujirō; fotografia: Astuta Yōharu; montaggio: Hamamura [...] eventi in sé a contare ma ciò che essi suscitano in chi li vive, hanno il compito di focalizzare la narrazione sui sentimenti di Shōhei. Di rilievo, come sempre, anche le transizioni e gli inserti. Nella scena finale del film da un'inquadratura del ...
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Eustache, Jean
Donatello Fumarola
Regista cinematografico francese, nato a Pessac (Gironde) il 30 novembre 1938 e morto suicida a Parigi il 5 novembre 1981. L'irregolarità della sua filmografia (durate [...] del cinema degli anni Settanta, è un lungo détour (3 ore e mezza) sul vuoto e sulla paura del vuoto dei sentimenti, sull'inefficacia della parola, con riferimento a una morale che non si spiega e non si manifesta attraverso azioni o discorsi ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...