CALZINI, Raffaele
Felice Del Beccaro
Nato a Milano il 29 dic. 1885 da Giovan Battista e da Orsola Calzini, si laureò in giurisprudenza nell'università di Pavia, senza poi esercitare la professione forense. [...] forzata dimora nella solitudine solenne dello scenario alpino, con la pungente nostalgia di Milano, provocò un contrasto di sentimenti il cui scioglimento sul piano artistico costituisce l'intima ragione del romanzo e la sua carica suggestiva. La ...
Leggi Tutto
PIERALLI, Assunta
Maria Teresa Mori
PIERALLI, Assunta. – Nacque nel 1807 a Lippiano, nell’Aretino, da Giuseppe e Francesca Capacci, di condizione agiata.
Ebbe tre fratelli: Ottavio, sacerdote; Giacomo, [...] dei gruppi dirigenti cittadini culturalmente e politicamente più dinamici sceglievano come istitutrice una donna letterata, di sentimenti nazional-patriottici, in linea con una tendenza all’apertura e alla modernizzazione che passava anche attraverso ...
Leggi Tutto
LOCCHI, Vittorio
Francesca Brancaleoni
Secondogenito di Vittorio e di Maria Esaltata Bianchi, nacque l'8 marzo 1889 a Figline Valdarno, presso Firenze, tre mesi dopo la morte del padre, ucciso in una [...] canti giovanili al "Testamento" di V. L., in Nuova Antologia, 16 marzo 1920, pp. 170 s.; D. Garoglio, V. L. nel sentimento e nel giudizio dei contemporanei, Firenze 1923; L. Lamagna, V. L. poeta-soldato…, Brescia 1926; E. Cozzani, Come visse e come ...
Leggi Tutto
BURIGOZZO, Giovan Marco
Gaspare De Caro
Nato a Milano, in data imprecisabile, era un umile "merzaro", ma non completamente illetterato, come lascia intendere lo stile della sua cronaca, uno stile certamente [...] rimaneva per lui la cronaca, continuata con affettuosa cura per quasi mezzo secolo di una vita estremamente incerta e affannosa; sentendosi in punto di morte, era costretto a interromperla, e ne avvertiva il lettore, ma si compiaceva di pensare che ...
Leggi Tutto
Narcisismo
Emanuele Lelli
Geni Valle
Amare sé stessi e ignorare gli altri
Il giovane Narciso del mito greco non vuole concedere a nessuno il proprio amore; specchiandosi in uno stagno, però, è talmente [...] Eco non vuole più toccare cibo, finché la sua sostanza corporea svanisce e la ninfa diviene un’entità immateriale che fa solo sentire la voce ripetuta di chi ascolta.
In ogni caso, chiunque sia stato a invocare la vendetta di Eros su Narciso, la sua ...
Leggi Tutto
Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] già presente in queste la tendenza di V. a trasporre sul piano del racconto fantastico, in un tempo remoto, i sentimenti e le angustie del suo tempo e di sé stesso, che poi riemergerà potente nell'Eneide. L'atteggiamento della sensibilità virgiliana ...
Leggi Tutto
(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] società serbe. I suoi seguaci ripresero e svilupparono alcuni elementi secondari della sua opera (l’esaltazione dei sentimenti, il culto della natura, l’idealizzazione del popolo), e il sentimentalismo divenne lo stile dominante della generazione ...
Leggi Tutto
Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] Traum (1778) vede nella plasticità, prerogativa essenziale dell'opera d'arte, una specie di corrispettivo della ricchezza del sentimento; lo scritto Über die Wirkung der Dichtkunst auf die Sitten der Völker in alten und neuen Zeiten (1778) convalida ...
Leggi Tutto
. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] era venuto a spostare l'interesse critico al di là dei valori strettamente estetici, nella sfera vitale dove si formano sentimenti ed emozioni che poi diventeranno arte: nella sfera insomma della pre-arte. Si era così assai lontani dal razionalismo e ...
Leggi Tutto
Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] attento, il B. gli si presentò tutt'altro che povero, con la pluralità di una "gamma infinitamente varia di sentimenti e di espressioni" (Getto 2000, p. 427) che, nello smentire significati univoci, vietavano che si potesse pronunciare "un giudizio ...
Leggi Tutto
sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...