AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] sezioni del partito "non possono essere trasformate in circoli politico-culturali" in mano agli intellettuali e dove "l'operaio non si sente partecipe, o non, va alla riunione, o se ne va ad una certa ora", mentre quelli, "gli altri possono restare ...
Leggi Tutto
I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] da Eusebio di Cesarea secondo cui, dopo la conclusione del concilio di Nicea, «si impose tra tutti i vescovi un unico sentire in sintonia con l’imperatore»39.
Lo scontro di Atanasio con l’imperatore fu la conseguenza dell’apertura, da parte di ...
Leggi Tutto
Edmondo Berselli
Bologna
«Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna» (Giosuè Carducci, Odi barbare, Nella piazza di San Petronio)
Bologna, città simbolo
di Edmondo Berselli
6-7 e 21-22 giugno [...] chiaro: un leader politico della statura di Cofferati ha abbandonato una città importante, nella concezione pubblica e nei sentimenti collettivi, come Bologna. Ci vuole poco a concludere che anche questo evento rappresenta uno dei potenziali punti di ...
Leggi Tutto
Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] politico diverso. È l'unico Stato per cui il conflitto bellico ha un significato così radicale. E, del resto, ancora oggi il sentimento di gran lunga prevalente nel mondo arabo è di riuscire un giorno a gettare a mare gli ebrei, così come vi furono ...
Leggi Tutto
Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] ritenevano i suoi interpreti nelle sfide da sostenere nei confronti degli Stati sovvertitori dell’ordine tradizionale; si sentivano e si consideravano come gli esecutori autentici, sinceri e sicuri delle sue direttive, alle quali intendevano offrire ...
Leggi Tutto
DANDINI (Dandino), Girolamo
Annna Foa
Nacque a Cesena (Forlì) il 25 marzo 1509, da Anselmo e da Giovanna Maretina. La sua famiglia, originaria di Siena, era nobile e imparentata per matrimonio con i [...] 'alleanza con i Turchi, come spiegava il D. al re nel luglio 1543, esprimendogli il dispiacere che il papa "haveva sentito di vedere venire tanto oltre un'armata de infideli..., non vedendo S. S. che finalmente ne potesse succedere altro che vergogna ...
Leggi Tutto
CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] C. non valsero a mutame l'esito.
Gli avvenimenti del '66 lasciarono una traccia profonda nell'animo del C. che si sentì politicamente indebolito dal fallimento. Nell'aprile del '67 per motivi di natura privata entrò in urto con il Rattazzi; a Destra ...
Leggi Tutto
LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello [...] ", prediligendo il "monasterio de le Gratie", per il quale fece "fare una grandissima spesa". Proprio a questi sentimenti di "devozione", e non solo a criteri di esclusiva ragione politica, sono riconducibili taluni interventi legislativi in materia ...
Leggi Tutto
CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] non è supina acquiescenza alla Francia: lo si vedrà nel 1890, in uno scambio di lettere col gen. Boulanger. "Io mi sento italiano prima di essere francofilo",scriverà a Ettore Sacchi il 10 ott. 1890. Sullo sfondo di questa divergenza fra Crispi e il ...
Leggi Tutto
CAPRARA, Enea Silvio
Gino Benzoni
Nacque a Bologna il 16 nov. 1631 dal nobile Niccolò (1580-1634), divenuto conte di Pantano nel 1598 e senatore nel 1616, e dalla contessa senese Vittoria Piccolomini.
I [...] zona sottratta al Turco perché le truppe possano svernare; incoraggia i "rasciani", di cui aveva saputo utilizzare i sentimenti antiturchi, "alla permanenza" vigilante. Rientra, infine, nel novembre, a Varasdino "a godere un poco di riposo", e, già ...
Leggi Tutto
sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...