Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] una sua riformulazione di carattere generale o una sua valutazione. Per es., il brano (9), riportato qui sopra, è preceduto dalla sequenza in (10):
(10) Ero già pentito: perplesso o dubbioso non dice niente di com’ero. Non avevo nessuna voglia di ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] tra unità linguistiche:
(a) equivale a una congiunzione indicante unione o alternativa, ad es. quando è posto tra due numerali in sequenza, sia in cifre sia in lettere (due-tre compresse al giorno);
(b) mette i componenti di una coppia in rapporto ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] delle parlate, sono ricavate da forme romanze con sostituzione di consonanti che le rendono quasi irriconoscibili, malgrado la sequenza delle vocali rimanga inalterata; il loro esame complessivo aiuta a capire il fenomeno, per cui in molte comunità ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] medio colloquiale; del pari, per alcune congiunzioni, in particolare causali, finali e consecutive, si è osservato come una stessa sequenza possa essere percepita come più o meno standard e accettabile in base alla co-occorrenza col modo congiuntivo ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] senso proprio («[...] se A è uno stimolo preparatorio che, in assenza dell’oggetto stimolatore che dà inizio a una risposta-sequenza di una certa famiglia di comportamenti, causa in qualche organismo una disposizione a rispondere attraverso risposte ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] la rilassano e pronunciano Pizza come Spitze, cioè [ˈpɪʦa]. Per i francesi, poi, è difficile non nasalizzare la sequenza italiana vocale + nasale, sicché la loro pronuncia di accelerando sarà più o meno nasalizzata: [akseleˈʀãdo].
La r italiana ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] scisso:
(23) è Mario che vuole partire
Tale marcatura intonativa del focus permette di distinguere i valori di una stessa sequenza di parole sintatticamente ambigua. Per es., la frase:
(24) è un notaio che ho conosciuto ieri
può essere interpretata o ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] della società
Le modificazioni modali e aspettuali del predicato possono dar luogo a ‘catene’ in cui sono presenti più predicati in sequenza (in italiano, di solito non più di due). In ogni caso, per ogni predicato è ammessa una sola testa lessicale ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] dunque «nelle enumerazioni e nelle coordinazioni asindetiche (cioè in presenza di singoli elementi o di proposizioni in sequenza, senza congiunzioni di collegamento)», come nei seguenti passi manzoniani (da Serianni 1988: 61; Serianni 2003: 46):
(1 ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] dalla possibilità di funzionare sia come snodi sintattici (in funzione coordinante o subordinante) sia come marcatori del discorso. Si veda la sequenza così però magari nell’esempio (2), e l’uso di cioè in (1) (cfr. § 2):
(2) F: ahah cioè quelli meno ...
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sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., séguito, successione, serie di cose,...
sequenziare
v. tr. [der. di sequenza, sull’esempio dell’ingl. (to) sequence] (io sequènzio, ecc.), non com. – Disporre in sequenza, ordinare secondo una sequenza; in partic., in biologia, determinare la sequenza di nucleotidi caratteristica...