APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] delle immagini divinizzate; ne sono buoni esempi Gallieno raffigurato come genius populi Romani e Settimio Severo nel tipo di Serapide. Anche la capigliatura di Cristo si trasferirà ai santi e li distinguerà dalla gente comune. Citiamo alcuni esempi ...
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Vedi POZZUOLI dell'anno: 1965 - 1996
POZZUOLI (Puteoli)
¿ A. Maiuri
Fondata nell'insenatura occidentale del Golfo di Napoli e nel cuore della regione flegrèa, da profughi greci di Samo (528 a. C.) sfuggiti [...] entro terra a contatto del porto e dell'emporion, e solo in parte sommerso, è il Macellum, noto comunemente come Tempio di Serapide, celebrato e famoso non solo perché è il più tipico esempio del mercato d'una città antica, ma perché documenta con i ...
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SALVI, Nicola (Niccolò). – Nacque a Roma il 6 dicembre 1695 da Giuseppe Andrea e da Anna Barbara Fiori «nella parrocchia di S. Biagio della Pagnotta» (Luzi, 1905, p. 161). Un imprecisato «negozio» del [...] «scalinata» ascendente al «giardino segreto», la sua aggiunta nel 1749 di nuovi granai ai vecchi sui resti del tempio di Serapide fu sensibile al «rispetto delle vestigia» (Spila, in La festa delle arti, 2014, pp. 584, 586). Operando dal 1738 per ...
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GUASCO, Ottaviano (Giovanni Battista Ottaviano, Octave)
Cesare Preti
Nacque a Bricherasio, presso Torino, il 22 febbr. 1712 da Francesco Bartolomeo, giureconsulto e intendente a Susa, Pinerolo e Asti, [...] accresciuta, delle Lettres familières di Montesquieu, nonché una dissertazione Dell'edificio di Pozzuolo volgarmente detto il tempio di Serapide. Infine, nell'ultimo scorcio degli anni Settanta, lo troviamo nei pressi di Mantova, legato al conte G. d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Generi tecnici e marginali
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lungi dall’essere aridi manuali, molti trattati tecnici [...] il contenuto offrì i mezzi di sostentamento a chi aveva fatto il sogno.
Un tale che doveva farsi operare allo scroto, pregò Serapide per la riuscita dell’operazione, e sognò che il dio gli dicesse: “Fatti operare senza timore, dopo l’intervento sarai ...
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SIGILLO (lat. sigillum, dimin. di signum, anche signaculum; gr. αϕραγίς, donde "sfragistica", lo studio sistematico dei sigilli)
Cesare MANARESI
Goffredo BENDINELLI
Cesare MANARESI
Filippo ROSSI
Goffredo [...] da Carlo Magno a Carlo il Calvo (771-877): sappiamo che il primo ne aveva uno con la testa di Giove Serapide; i successori si servirono di gemme con un busto qualunque che circondarono di una leggenda col proprio nome senza preoccuparsi dell ...
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ZARA (A. T., 77-78)
Antonio Renato Toniolo
Carlo Cecchelli
Reginald Francis Treharne
Giuseppe Praga
Città e provincia del regno d'Italia. Il territorio provinciale secondo il trattato di Rapallo del [...] che vi portarono, accanto ai culti tradizionali di Giove, Giunone, Minerva, Apollo e così via, quelli di Iside, Serapide e Mitra.
Si mantenne fiorente anche dopo il tramonto dell'Impero d'Occidente (476), dell'impero dalmatico di Giulio Nepote ...
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MERCATO (dal latino mercatus da merx "merce"; fr. marché; sp. mercado; ted. Markt; ingl. market)
Giuseppe SPATRISANO
Giovanni DEMARIA Emilio MAGALDI
Economia. - Nell'uso comune il termine mercato indica [...] argento e di bronzo.
Improntato a ben altra grandiosità è il macellum di Pozzuoli, noto sotto il nome di tempio di Serapide. Cospicui e interessanti sono pure gli avanzi di due macelli africani: quelli di Timgad (Thamugadi) e di Leptis Magna. Ma il ...
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Una delle Cicladi, situata nel gruppo settentrionale, fra Micono (Mýkonos) e Réneia. Allungata in senso meridiano (lunghezza 5 km., larghezza massima 1,3) ha un'area di 5,2 kmq. Da Rēneia la separa un [...] Delo non è più l'isola sacra ad Apollo, ma l'isola sacra per eccellenza: ad Apollo, Artemide, Zeus, Serapide, Iside, Anubide; ai sovrani ellenistici deificati (Antigono, Tolomeo, Filocle di Sidone).
Predominio romano. - La politica di neutralità e di ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] a noi. Così pure uno dei principali scultori greci del sec. IV a. C., Briasside, aveva eseguito un'immagine dello Zeus Serapide, vestito di chitone e di mantello, col capo sormontato da un modio e la cui espressione cupa indicava la natura infernale ...
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modio
mòdio s. m. [dal lat. modius: v. moggio]. – 1. a. Antica unità di misura romana di capacità per aridi, equivalente a 8,733 litri. M. cumulato, equivalente a 11,64 litri; m. raso, equivalente a 10,43 litri, usati entrambi in Egitto; m....
zacoro
żàcoro s. m. [dal gr. ζάκορος]. – Nell’antica Grecia, nome di funzionarî sacerdotali addetti ai templi, talvolta chiamati anche neocori; le loro attribuzioni, in origine assai umili, crebbero col tempo di numero e d’importanza, specie...