HUME, Edgar Erskine
Generale medico statunitense, nato a Frankfort (Kentucky) il 26 dicembre 1889. Fu in Italia nel 1915 con la spedizione americana di soccorso per il terremoto di Avezzano; prestò poi [...] italiano a capo di ospedali da campo americani e fu ferito a Vittorio Veneto. Nel 1919-20 diresse con successo in Serbia la campagna contro l'epidemia di tifo. Durante la seconda Guerra mondiale ha preso parte alla campagna d'Africa settentrionale e ...
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CHIERICATI, Ludovico
Lionello Puppi
Nato a Vicenza il 31 maggio 1482 da Belpietro e da Mattea Corradi d'Austria, lasciava ancor giovane, sull'esempio del fratello Francesco, la vita secolare per prendere [...] minori osservanti. L'11 maggio 1528 veniva consacrato da Clemente VII arcivescovo alla cattedra di Antivari e primate di Serbia (Barbarani, 1750; Wadding, 1933), ma si tratterà di elezione tutt'affatto formale giacché la presenza turca nei Balcani ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Originari del subcontinente indiano, gli zingari arrivano in Europa intorno all’anno [...] e in altre parti dei domini bizantini. Da lì, nel XIV secolo, passano in Siria e in Egitto, nei territori della Serbia e dei Balcani, in Grecia e nelle isole dello Ionio e dell’Egeo, dominate della Repubblica di Venezia, per poi diffondersi dagli ...
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ALBONESI, Afranio degli
Luigi Ferdinando Tagliavini
Nato ad Albonese (Lomellina) nella seconda metà del sec. XV (circa 1460-1467), si trasferì ancor giovinetto alla corte di Ferrara e in questa città [...] di perfezionare lo strumento, valendosi di abili artefici; non riuscì però nell'intento, sicch6 fece ritorno in Italia lasciando in Serbia il phagotus.Il caso volle che alcuni anni più tardi, in seguito alla conquista di Belgrado da parte del sultano ...
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Goluchowski, Agenor
Gołuchowski, Agenor
Diplomatico e politico austro-ungarico (Leopoli 1849-ivi 1921). Presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Esteri dal 1895, promosse una politica [...] i rapporti con la Russia. Cedendo alle pressioni degli agrari magiari, G. si impegnò in un conflitto doganale con la Serbia che indebolì la posizione austriaca nei Balcani e portò alle sue dimissioni (1906). Fu tenace difensore degli interessi dei ...
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Uomo politico (Martinići, Montenegro, 1872 - Belgrado 1947); membro del partito nazionalista montenegrino, fu ministro delle Finanze (1906); divenuto nel 1907 presidente del Consiglio, entrò presto in [...] pubblicando a Ginevra il giornale Ujedinjenjie Crna Gore sa Srbijom ("L'unione del Montenegro con la Serbia", 1917) sotto lo pseudonimo di Montenegrinus. Fu tra i delegati iugoslavi alla conferenza della pace, nel 1919-20. Membro dell'Assemblea ...
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Figlio (n. 1235 circa - m. 1257) di Ivan Asen II e di Irene Angelo Comneno, successe nel 1246 al fratello Koloman I, sotto la reggenza della madre. Tentò nel 1256 di riprendere i territorî della Tracia [...] e della Macedonia perduti dal fratello a vantaggio dei Bizantini, ma fu sconfitto da Teodoro II Lascaris imperatore di Nicea, poi da Uroš I re di Serbia. Morì nel 1257 assassinato dal cugino Koloman II, che gli successe. ...
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Stato turco musulmano durato oltre sei secoli (ca. 1300-1922), il cui nucleo originario si sviluppò nell’Anatolia nord-occidentale dalla dissoluzione del sultanato selgiuchide.
Storia
Espansione e apogeo
Eponimo [...] russo-turca del 1877-78 diede un colpo decisivo al dominio turco in Europa, con la creazione degli Stati indipendenti di Serbia e Romania e di quello autonomo di Bulgaria. Nel 1878 il Congresso di Berlino segnò la fine della presenza ottomana nei ...
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RAGUSA (in croato Dubrovnik; lat. Rhagusium, Rhacusa; gr. ‛Ραύσιον; A. T., 24-25-26 bis, 77-78)
Antonio Renato TONIOLO
Bruno MOLAJOLI
Giuseppe PRAGA
Città della Dalmazia meridionale, sorta dove la [...] le Elafiti) con residenza a Giuppana. Verso la metà del Duecento si aggiunse per dedizione (non per donazione di un re serbo come vuole una leggenda) Lagosta, alla quale nel 1310 venne largito un particolare statuto, e, dopo un secolo Méleda, sede di ...
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. Espressione, di carattere geografico, ma entrata nell'uso diplomatico verso la metà del sec. XIX, per indicare quei popoli del basso Danubio, soggetti alla dominazione turca, che aspiravano all'indipendenza [...] erano quelli di nazionalità romena, della Moldavia e Valacchia; ma più largamente quella parola indicò anche quelli slavi di Serbia e di Bulgaria. I primi ad avere un'"amministrazione autonoma", a conferma di una semindipendenza nominale, goduta nei ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora vivo in Toscana ma sentito come letter....
serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...