POPOVIĆ STERIJA, Jovan
Arturo Cronia
Letterato serbo, nato il 1 gennaio 1806 a Vršac, morto ivi il 25 febbraio 1856. Studiò a Vršac, Temesvár (Timişoara), a Budapest e a Kežmarok. Ritornato in patria, [...] tutte le note della sua personalità, creando ambienti e tipi che a lungo restarono attuali e gettarono le basi del teatro moderno serbo. Tanto che ancor oggi il P. si mantiene sulle scene. Anche le sue opere di poesia sono apprezzate dalla critica ...
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JAKŠIČ, Giura
Arturo Cronia
Scrittore e pittore serbo, nato a Srpska Crnja nel Banato nel 1832 e morto a Belgrado nel 1878. Condusse vita piena di stenti e delusioni.
Scrisse poesie liriche, poemi, [...] suo animo. Per essi soprattutto lo J. è il più caratteristico rappresentante del romanticismo serbo. Dei suoi drammi il più fortunato fu Seoba Srbalja ("Migrazione dei Serbi", 1864) che si mantenne a lungo sulle scene. Le novelle furono riunite nella ...
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MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] tra il lago di Dojran e il Vardar.
Il 20 anche la 35ª divisione italiana ebbe ordine di avanzare sulla sinistra dei Serbi e in due giorni di lotta riuscì a penetrare per 10 chilometri nelle posizioni avversarie. Intanto il 22 il generale Steuben dava ...
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Poeta serbo-croato di Ragusa in Dalmazia (1461-1501). Popolano d'origine, fu sacerdote a Ragusa e rettore di S. Maria Annunziata a Gravosa. Scrisse versi d'amore imitando la lirica popolareggiante e petrarcheggiante [...] d'Italia. Le sue poesie abbondano di artifizî retorici. Il D. va celebrato perché col Menze (Menčetić) è il primo poeta slavo di Ragusa di cui si siano conservate le poesie. Queste sono raccolte in un ...
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Commediografo serbo-croato, nato a Ragusa (Dalmazia) verso il 1510, morto a Venezia il 2 maggio 1567. Studiò all'università di Siena, ove nel 1541 fu rettore degli scolari; si unì all'avventuriero Cristoforo [...] von Rogendorf e con lui viaggiò da Vienna a Costantinopoli in cerca di novità e di piaceri; fu sacerdote più per speculazione che per vocazione. Scrisse poesie liriche per lo più di carattere amoroso. ...
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Figlio (n. 1335 circa - m. 1394) del re serbo Vukašin, regnò (1371-94) dopo la morte del padre. Quale vassallo dei Turchi fu costretto a combattere contro il voivoda di Valacchia, Mircea il Grande, e cadde [...] (forma bulgara, "re Marco") è diventato una delle figure più largamente conosciute e più interessanti dei canti epici serbi (serbo-croati) e bulgari. Le ragioni della sua immensa popolarità sono ignote. I canti gli attribuiscono una forza sovrumana ...
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Uomo politico iugoslavo (Jagodina 1876 - Losanna 1949). Radicale serbo, fu ministro delle Finanze (1915-17) e dei Lavori pubblici (1917-18) della Serbia; poi ministro della Giustizia, del Commercio e degli [...] pitanje ("Il nostro problema valutario", 1920); Spoljna politika kraljevine S.H.S. 1925-26 ("La politica estera del regno serbo croato sloveno 1925-26", 1926); La crise bosniaque (1908-1910) et les grandes Puissances européennes (2 voll., 1937). ...
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SKERLIĆ, Jovan
Arturo CRONIA
Critico e storico letterario serbo, nato a Belgrado l'8 agosto 1877, morto ivi il 13 maggio 1914. Insegnò dapprima francese in varie scuole e poi ottenne la cattedra di [...] e problemi culturali francesi. Scrisse pure versi e prosa narrativa e satirica. Ma si dedicò soprattutto allo studio della letteratura serba. Passando da un autore all'altro (J. Ignjatović, V. Ilić, Sv. Marković, ecc.), da un'epoca all'altra, venne a ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...