TRIPODI, Antonino (Nino)
Giuseppe Parlato
– Nacque a Reggio Calabria l’11 gennaio 1911, da Domenico e da Teresa Campolo.
Svolse i suoi studi superiori a Reggio Calabria per poi iscriversi alla facoltà [...] duemila documenti relativi alla storia del fascismo dalle origini; altri sedicimila li aveva inoltre tenuti in serbo per utilizzarli successivamente.
Precedentemente, nel 1938, Tripodi aveva partecipato ai Littoriali della cultura e dell’arte ...
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CARACCIOLO, Filippo
Enzo Piscitelli
Nacque a Napoli il 4 marzo 1903 da Nicola dei principi di Castagneto, duca di Melito, e Meralda Mele Barese: laureatosi in scienze sociali e politiche nel luglio [...] , per effetto della guerra, il Sud rimaneva separato dal resto dell'Italia. Dell'intensa attività politica allora svolta il C. serbò memoria in un diario pubblicato molto più tardi ('43-'44. Diario di Napoli, Firenze 1964), che è utile fonte per ...
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Acatisto, Inno
J. Lafontaine-Dosogne
L'A. è un antico, celebre inno della liturgia bizantina, ancora integralmente cantato nella Chiesa ortodossa. Nel Medioevo si cantava in piedi (ἀϰάθιστοϚ 'non seduto') [...] Nicola Orphanos (verso il 1320) a Salonicco, sono purtroppo frammentarie. Una serie di affreschi in chiese della Macedonia e della Serbia (Dečani, Matejić, S. Pietro di Prespa, Peribleptos di Ocrida, Mariko), come a Cozia in Valacchia e a Roustika a ...
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Questo termine fu adoperato fino dai tempi d'Ippocrate per designare una diarrea paragonabile a doccia violenta che sgorghi da un rubinetto; ma la parola copriva diverse infezioni intestinali, raggruppate [...] paratifoidi. Questo vaccino venne adottato nel 1915 dall'esercito serbo e contribuì ad arrestare la diffusione del colera e . Per quanto durante il trasporto dei resti dell'esercito serbo venissero a contatto con colerosi, non uno dei marinai italiani ...
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TIMIŞOARA (ungh. Temesvár; A. T., 79-80)
Riccardo RICCARDI
Giulio de MISKOLCZY
Virgil VATASIANU
Città della Romania, capoluogo del banato e del dipartimento di TimiŞ-Torontal. Situata su ambedue le [...] (33.700 nel 1880, saliti a 53.000 nel 1900 e a 91.866 nel 1930) sono Romeni, Tedeschi, Ungheresi e Serbi, occupati prevalentemente in un attivo commercio di cereali e di cavalli e nelle industrie. Queste contano circa 20.000 addetti; le principali ...
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PICCHIO, Riccardo
Michele Colucci
Slavista, nato il 7 settembre 1923 ad Alessandria. Ha studiato nell'università di Roma sotto la guida di E. Damiani, E. Lo Gatto, G. Maver, laureandosi nel 1946 con [...] con funzione e di sottolineatura stilistica e di ausilio sintattico, che caratterizzano tanta parte della prosa del medioevo serbo, bulgaro e russo; e la determinazione dei ''due livelli di significato'', quello ''storico'' e quello ''spirituale'' (o ...
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GIAMBLICO ('Ιάμβλιχος, Iamblĭchus)
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico, nato a Calcide in Celesiria, morto intorno al 330 d. C. Fu l'iniziatore della scuola neoplatonica di Siria, continuata dopo di [...] via all'esegesi e alla metafisica di Proclo. Di qui il grande onore, e l'appellativo di "divino" che egli serbò nella tradizione neoplatonica.
Superstiti sono, oltre a molti frammenti, varî scritti: De vita Pythagorica liber (ediz. Nauck, Pietroburgo ...
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STOBI (Στόβοι, Stobi)
Doro LEVI
Antica città della Peonia, alla confluenza dell'Assio (l'odierno Vardar) con l'Erigone (l'odierno Crna Reka), nel luogo dell'attuale borgata di Pusto-Gradsko. Dovette [...] id., Mission Arch. en Macédoine, p. 331 segg.; B. Saria, Bull. de la Soc. scient. de Skoplje (Glasnik), I, p. 287 segg. (in serbo); id., XVI. Bericht d. röm.-germ. Komm., p. 97 segg.; R. Egger, in Österr. Jahresh., XXIV (1929), p. i segg.; B. Saria ...
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Lingue a rischio di estinzione
Emanuele Banfi
Le lingue del mondo
Non c’è accordo tra gli specialisti su quale sia il numero effettivo delle lingue del mondo. Le valutazioni brutalmente numeriche variano [...] di trovare situazioni di compromesso. Per es., dissoltasi la ex Iugoslavia, sono sorte, dalle ceneri del continuum serbo-croato, tre lingue autonome: il serbo, il croato e il bosniaco (e una quarta, forse, è in via di gestazione: il montenegrino ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] o linguistica tipologica (Ramat 1999). Per es., le lingue balcaniche, che comprendono lingue slave (il bulgaro, il macedone, il serbo), romanze (il romeno), l’albanese e il neogreco, mostrano tratti comuni non più spiegabili con la remota parentela ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...