LAGOMARSINI, Girolamo
Franco Arato
Nacque a Puerto de Santa María (presso Cadice, in Spagna) il 30 sett. 1698 da un mercante genovese e da madre spagnola, e trascorse l'infanzia tra Cadice e Siviglia: [...] mai dimenticò la lingua spagnola e serbò sempre una speciale predilezione per quel paese. Alla morte del padre (1708) si trasferì con la madre a Genova, dove lo zio Ottavio Lagomarsini provvide alla sua istruzione, destinandolo prima al collegio ...
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GABETTI, Giuseppe
Lorenzo Gabetti
Nato a Dogliani, nelle Langhe, il 5 apr. 1886, da Lorenzo e da Maria Cappa, dopo aver seguito gli studi medi e liceali a Mondovì (1898-1901) e a Savona (1901-04), si [...] storica s'incontra (diversamente, per altro, da quanto avviene in Farinelli) con le nuove teorie del Croce. Serbò il gusto attento alle premesse culturali e alle circostanze psicologiche del lavoro poetico, che anzi volle costantemente indagare ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] e quelli di ridotta estensione e incompiuti al libro XIII e al IV delle Storie. Del commento al libro II degli Annali è serbata nei codici una stesura di gran lunga più ampia di quella stampata. Di varie parti si conservano gli autografi.
Manca una ...
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COLAUTTI, Arturo
Sergio Cella
Nacque il 9 ott. 1851 a Zara (Dalmazia) da Francesco e da Luisa Couarde, ultimo di quattro figli.
Il padre, ingegnere friulano, era un rigido funzionario del Catasto; la [...] introdursi nell'ambiente giornalistico di Milano, dove si trasferì e dove visse miseramente traducendo dal tedesco, dal francese e dal serbo-croato. Dopo la pubblicazione, d'una sua lirica, venne invitato da T. Moneta a tenere la rubrica di politica ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Nicola De Blasi
Nacque da Annibale II e da Lucrezia, figlia naturale di Ercole I d'Este, non a Bologna o a Ferrara nel 1506, come per lungo tempo si è ripetuto, ma a Mantova nel [...] a lasciare Ferrara e ad arruolarsi fra gli uomini di Ferrante Gonzaga. Furono mesi tristi per lui, che di quell'esperienza serbò sempre un cattivo ricordo.
Tornò a Ferrara nel 1530, dopo la caduta della Repubblica fiorentina, e pose mano a dar l ...
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CORSI, Iacopo
Giovanni Parenti
Di famiglia, se non fiorentina, certamente toscana, fu poeta e applaudito improvvisatore in diversi ambienti e in varie corti nella seconda metà del sec. XV.
Fratello [...] mostrò loro l'esemplare della "Raccolta aragonese". Dell'amico, il Cortese, di cui sono pur noti gli interessi per il volgare, serbò ricordo anche nel De cardinalatu (I. III, cap. VI, Castro Cortesio 15 10, c. CLXIIIIv, in realtà 132v), citandolo con ...
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ALICATA, Mario
Albertina Vittoria
Di famiglia siciliana, nacque l'8 maggio 1918 a Reggio Calabria dove il padre, Antonino, ingegnere capo del Genio civile, aveva l'incarico della ricostruzione della [...] , J. Fante): di fronte alla "crisi mortale" e "definitiva" della cultura borghese si trattava solamente "di mettere in serbo il coraggio necessario a scendere fra gli altri, fra gli uomini, per ricercare le condizioni nuove della nostra esistenza ...
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PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] e letteratura greco-bizantina (traduzioni di Ambrogio, Boezio, Tommaso, traduzione latina dell’Odissea, studi su Leonzio Pilato e umanisti serbi). Del resto, già nel 1953 l’edizione critica degli scolii alle Opere e i giorni di Esiodo con il corredo ...
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DONATI, Alessandro
Gianfranco Formichetti
Nacque da nobile famiglia a Siena nel 1584.
Dopo essersi trasferito a Roma, il 26 genn. 1600 entrò nel Collegio Romano dove fece il suo noviziato da gesuita. [...] giorni, I, Roma 1880, p. 109; E. Damiani, Contributi del Dr. Petar Kolendic allo studio delle fonti italiane nella letteratura serbo-croata, in Giorn. stor. della lett. ital., LXIII (1938), p. 163; M. Costanzo, Dallo Scaligero al Quadrio, Roma 1970 ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] "la Ginevra, la Hadriana, la Isabella, e la Calisto" (p. 5), mentre alla fine dello stesso anno, quantunque vada mettendo "in serbo qualche cosa per la dote della Ginevra mia seconda genita amata da me al par della Dalida", già progetta "il soggetto ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...