Patriarca serbo (n. 1174 circa - m. Tirnovo 1235), primo arcivescovo di Serbia. Ultimo figlio del principe Stefano di Nemanja, nel farsi monaco sul M. Àthos (1192) lasciò il nome originario di Rastko per [...] legò strettamente alla Chiesa, e S. ne fu virtualmente il capo. Figura di eccezionale importanza storica per l'orientamento dell'intera cultura serba, S. è l'iniziatore del genere agiografico che costituisce l'aspetto più originale della letteratura ...
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Poeta e storico serbo (Sremski Karlovci, Voivodina, 1726 - monastero di Kovilj, Voivodina, 1801); archimandrita del monastero di Kovilj. Scrisse opere teologiche sulla Chiesa ortodossa e componimenti in [...] , ebbe la sua Istorija raznych slavenskich narodov naipače Bolgar, Chorvatov i Serbov ("Storia dei varî popoli slavi, soprattutto Bulgari, Croati e Serbi", 4 voll., 1794-95), che a lungo costituì la principale fonte di conoscenze sulla storia ...
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(serbo Hilandar) Monastero serbo del Monte Athos, fondato da Simeone Nemanja e suo figlio s. Sava nel 1198, sulle rovine di un antico monastero greco. Ebbe dai successivi regnanti serbi privilegi e donativi, [...] accolse tesori e opere d’arte, diventando la roccaforte principale dell’ortodossia serba. ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] Belgrado mi sembrava di essere a Istanbul" (v. Giovanni Paolo mistico e geopolitico, 2000).
In questa versione, lo scontro fra Serbi e Croati e quello fra Croati e musulmani di Bosnia assurgevano a guerra di religione, con i Croati impegnati - annota ...
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(gr. ῎Αϑως) Rilievo (2033 m) con il quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della Calcidica, nella Grecia settentrionale). La parte terminale [...] autonoma (336 km2; capoluogo Karyè), in cui abitano 1500 monaci greco-ortodossi in parte suddivisi in 20 monasteri (17 greci, uno serbo, uno bulgaro e uno russo) e in parte liberi in 12 villaggi. I 20 monasteri sono retti secondo due diversi sistemi ...
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Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 11º - m. 1130 circa). Noto come storico per la ᾿Επιτομὴ ἱστοριῶν dalla creazione del mondo alla morte di Alessio I Comneno (1118), Z. è considerato tra [...] di modello ai cronisti bizantini posteriori, Costantino Manasse, Michele Glica, Efraim, nonché agli storici slavi, essendo stata presto tradotta in serbo e in russo. Tra le altre opere di Z. vanno ancora ricordati i suoi commenti ai τετράστιχα e ai ...
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BERTRANDO
Rosario Jurlaro
Di origine prpbabilmente francese, B., che appartenne all'Ordine del domenicani, nel 1319 fu nominato arcivescovo di Brindisi e Oria.
Trasferitosi nella sua arcidiocesi dopo [...] con Bernardo da Parma e il domenicano Giovanni, lettore del convento di. Narbonne, fu nominato da Giovanni XXII suo legato in Serbia, ove il re Uros III, pretendente alla mano della figlia del principe di Taranto, Bianca, si era dichiarato pronto a ...
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CAMEROTA, Antonino
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Nacque a Camerota, piccolo paese al confine tra la Campania e la Calabria, molto presumibilmente nella prima metà del secolo XVI.
Fece parte dell'Ordine [...] domenicano nel 1561-62. Il C. non si lamentò mai, per quanto ci risulta, del suo dotatissimo allievo, ma il Bruno non serbò un buon ricordo del maestro, visto che nella Cabala scrisse di lui irriguardosamente: "E quel ch'è degno di compassione e riso ...
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Abbigliamento liturgico
Marco Bussagli
G. Babic
Con questo termine è indicato l'insieme di indumenti indossati dal celebrante o dai celebranti durante le funzioni sacre; se da una parte esso ha lo [...] ivi, pp. 117-143;
D. Stojanović, Umetnički vez u Srbiji od XIV do XIX veka [I ricami artistici in Serbia dal sec. 14° al 19°], Beograd 1959;
T. Papas, Studien zur Geschichte der Messgewänder im byzantinischen Ritus (Miscellanea Byzantina Monacensia ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] e dj sono continuati con č e ž dal gruppo orientale, con c e z dall’occidentale, con št e žd dal bulgaro, ć e đ dal serbo e dal croato, č e j dallo sloveno; t e d davanti a i, e, ĭ, ě, vengono palatalizzati nei gruppi orientali e occidentali, ma non ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...