Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] che separa l’entità alla quale si fa riferimento nella frase (i bambini, la stanza in questione) dal luogo in cui si seguente, che coincide con l’inizio di una storia dello scrittore Sergio Tofano,
(15) Qui comincia l’avventura del signor Bonaventura ...
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La storia del parlato filmico è intimamente legata, fin dai primordi del cinema sonoro, alla pratica del doppiaggio. La lingua doppiata, che è forse, indipendentemente dalla qualità dei risultati ottenuti, [...] invece di ti abbraccio, ti aspetto, ecc.; abuso di ti amo (I love you) anche per affetti che l’italiano esprimerebbe con ti voglio bene; doppiato dall’inglese all’italiano, Roma, Carocci.
Raffaelli, Sergio (2001), La parola e la lingua, in Storia del ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] emato-, epato-), quella degli elementi di origine latina è -i (arbori-, igni-, quadri-); ma vi sono anche elementi formativi , «Archivio glottologico italiano» 27, 1935, pp. 13-39).
Scalise, Sergio (1983), Morfologia lessicale, Padova, Clesp. ...
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Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] Carlo Alberto (2005b), La normativa sull’odonomastica e gli stradari, in Mastrelli 2005a, pp. 35-51.
Raffaelli, Sergio (1996), I nomi delle vie, in I luoghi della memoria. Simboli e miti dell’Italia unita, a cura di M. Isnenghi, Roma - Bari, Laterza ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] a Genova, Milano e Torino (Camillo Sbarbaro, Sergio Solmi, Giacomo Debenedetti), pubblicò nelle edizioni di .
Per il prestigio, la notorietà e la funzione di modello per i poeti della generazione successiva Montale è stato il primo poeta italiano ad ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] trattati d’arte, in cui sono ormai ben fissati in formule i tratti prescrittivi tipici della ricetta (se vuoi ... se vuoi; l , Carocci, pp. 79-103 (1a ed. 2006).
Lubello, Sergio (2001), Il linguaggio gastronomico italiano dei secoli XIV-XVI: ultime ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] Ci sono casi in cui un affisso seleziona solo alcuni fra i membri di una parte del discorso, altri in cui si può .
Rainer, Franz (1989), I nomi di qualità nell’italiano contemporaneo, Wien, Braumüller.
Scalise, Sergio (1994), Morfologia, Bologna, il ...
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Si dice nome commerciale o marchionimo il nome con cui è noto in commercio un determinato prodotto o il nome dell’azienda che lo produce. Con marchionimo può intendersi, restrittivamente, anche soltanto [...] aggiunge la forma abbreviata -mat (Bancomat, Postamat, ecc.).
I nomi commerciali hanno subìto in Italia il fascino di lingue , «Rivista italiana di onomastica» 16, 2.
Raffaelli, Sergio (1983), Le parole proibite. Purismo di Stato e regolamentazione ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] piano piano, sotto sotto (anche con significato di «segretamente»).
Tra i casi che hanno dato luogo a locuzioni avverbiali abbiamo già citato così 3° (Word structure), pp. 297-334.
Scalise, Sergio (1994), Morfologia, Bologna, il Mulino.
Serianni, Luca ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] Italia e in tutto il territorio romanzo attraverso i latinismi prima, i francesismi in -aire dopo, che ha prodotto una in Grossmann & Rainer, 2004, pp. 419-444.
Scalise, Sergio & Bisetto, Antonietta (2008), La struttura delle parole, Bologna, ...
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madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...