L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] lingua d’uso (16):
(14) mi fe’ anche la Satira veder Ennio, che mescendo l’oro all’ordura, compose discomposto i suoi versi
(15) il piano sconfina melodioso
(16) parlare chiaro, lavorare duro
Circa lo scambio dei tempi verbali («énallage de temps ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] plus de feux que je n’en allumai
«Io soffro ... arso da più fuochi di quanti non ne abbia accesi»
(Jean Racine, Andromaque I, 4)
(18) Vêtu de probité candide et de lin blanc
«vestito di candida probità e di lino bianco»
(Victor Hugo, Booz endormi)
In ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] delle biblioteche e degli archivi» 19, pp. 9-15.
Romagnoli, Sergio (a cura di) (1960), Il Caffè, ossia Brevi e vari , Milano, Feltrinelli, p. 158.
Zanobi da Strada (1852), I morali di San Gregorio papa volgarizzati nel secolo XIV da Zenobi da ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] che ti diedi / non son colui, non son colui che credi!», I colloqui, “L’onesto rifiuto”, vv. 34-35). Lo stesso vale per come non essere che, pronti a rivitalizzare la figura, come in Sergio Corazzini e nei crepuscolari («Io non sono un poeta. / Io ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] delle strigi, quando un’iride
con intermessi palpiti si stinge,
i gemiti e i sospiri
di gioventù, l’errore che recinge
le tempie e Dante, Pascoli, D’Annunzio, Torino, Einaudi.
Bozzola, Sergio (2005), Le enumerazioni di Montale, «Estudis romànics» 27, ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] repetitio:
(16) ché ben pò nulla chi non pò morire [ultimo verso del sonetto] (Canz. CLII, 14)
(c) l’antitesi (con allitterazione tra i suoi membri):
(17) Ira è breve furore, et chi no ’l frena
è furor lungo (Canz. CCXXXII, 13)
(d) la dittologia:
(18 ...
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L’isocolo o parisosi è una figura retorica che consiste nell’allineamento coordinato di due o più membri (periodo, frase o segmento di frase), ciascuno strutturato al proprio interno con il medesimo ordine [...] della somiglianza fonica ad altri elementi della pericope può stringere ulteriormente i membri dell’isocolo:
(4) et l’on peut me Cid II, 1, v. 395)
Sotto il rispetto del numero, i membri possono essere ovviamente da due a più, e la figura prende di ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] sul Garda (Arco, Riva: 12°,5-13°), a Merano, a Bolzano (ii°,5-ii°,7), nella sezione inferiore della Val d'Adige (Rovereto-Ala: 11°-11 bizantine,, qualche attenuazione, come nel sarcofago dei Ss. Sergio e Bacco, e nel fonte battesimale di S. Giovanni ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] (lingua d'arrivo), in modo che il rapporto fra le due parole o i due testi si configuri come sinonimico, vale a dire che il 'testo d testo di partenza, anche se può esserci non coincidenza tra i due. Esempio classico per la sua evidenza è quello di ...
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PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] con aggiunte da altri grammatici tardoantichi (per esempio, Sergio e Probo), noto prima d’ora sulla base Petrus e un rex pacificus (presumibilmente Carlo Magno) sono menzionati tra i venti versi, che in due codici sono posti come epilogo dell’opera ...
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madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...