CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] Ma il cezannismo riguarda, ancora una volta, le strutture formali, mentre si fa luce, nelle composizioni ispirate dalle marine pp. 169 s.);C.L. Ragghianti, Pittura futurista prima e seconda serie, in Studi di varia umanità in onore di F. Flora, Milano ...
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CALASSO, Francesco
Ennio Cortese
Nato a Lecce il 19 luglio 1904, da Vincenzo e da Adele Maria Longo, compì nella città natale gli studi secondari classici e a Roma quelli di giurisprudenza. Conseguita [...] delle contrattazioni, destinato a soppiantare l'originario formalismo barbarico.
Il tema venne ripreso e sviluppato seguirono, fu una critica sviluppata soprattutto nell'età matura, in una serie di articoli apparsi tra il 1950 e il '63 (Elogio della ...
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PELLEGRINO, Camillo
Pietro Giulio Riga
PELLEGRINO, Camillo. – Nacque a Capua intorno al 1527 da Giovanni Andrea, esponente di un’antica famiglia bolognese, e da Luisa Della Valle. Ebbe un fratello, [...] , in forme tradizionali e senza particolari innovazioni sul piano tecnico-formale, le consuete trame del discorso lirico petrarchista (cfr. Quondam .
Il dialogo suscitò immediatamente una fitta serie di adesioni e proteste che coinvolse diversi ...
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BOCCIONI, Umberto
Maurizio Calvesi
Figlio di Raffaele, impiegato di prefettura, e di Cecilia Forlani, romagnoli, nacque a Reggio Calabria il 19 ott. 1882. Seguì la famiglia nei vari spostamenti a Genova, [...] Fumagalli alla permanente di Milano. Nel 1911 lo troviamo presente a serate futuriste svoltesi a Ferrara, a Como, a Treviso; firmò con "contenuti" tedeschi e nordici con i problemi formali agitati dalle avanguardie francesi. La sua preoccupazione ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] pagando di persona, quando a Roma dovette affrontare una situazione davvero seria e difficile. La sua scarsa vocazione per la vita pratica si . Questa inclinazione del B. per le raffinatezze formali si rivela più chiaramente e con più originali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prima parte del XVIII secolo è caratterizzata dalla compresenza di indirizzi [...] toute l’architecture del 1706, prende le distanze dagli eccessi formali del barocco, emblema del “cattivo gusto” e suggerisce di instaurare enunciare con chiarezza, attraverso la forma e una serie di rimandi simbolici, la propria funzione.
Conciliare ...
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SEGNERI, Paolo
Marco Leone
– Primogenito di diciotto figli, nacque a Nettuno (Roma) il 21 marzo 1624, da Francesco, discendente da una famiglia aristocratica di Firenze, e da Vittoria Bianchi, originaria [...] novità del Quaresimale non riguardarono, tuttavia, solo gli aspetti formali, ma anche quelli etico-religiosi ed ermeneutici, perché ’, Segneri ne demolì i presupposti teologici in una serie di scritture private, poi riunite sotto falso nome nelle ...
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UNTERPERGHER (o Unterbergher)
Alice Collavin
Famiglia di artisti tirolesi, originari della Val Pusteria, e attivi in Trentino, Alto Adige e in Austria nel XVIII secolo.
Michelangelo nacque a Cavalese [...] fu sostituito da Paul Troger.
Trattandosi di una funzione perlopiù formale, l’impegno accademico non ostacolò, bensì favorì l’ottenimento o Postoloprty, Repubblica Ceca). Seguì la consegna di una serie di pale d’altare per Spital am Pyhrn, per ...
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CAVOS, Catterino (Caterino)
Claudio Casini
Figlio d'arte, nacque a Venezia il 30 ottobre del 1775.
Il padre Alberto fu attivo a Venezia dal 1775 come ballerino al teatro San Moisè, quindi come coreografo [...] di S. Mayr, e di commissionare al declinante Cimarosa due opere serie, Gli Orazi e i Curiazi (1796) e Artemisia (1801).
unitaria dove sussistono tuttavia forti dipendenze stilistiche e formali dalla tradizione occidentale. L'argomento, nel quale ...
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Coppola, Francis Ford
Antonio Monda
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Detroit (Michigan) il 7 aprile 1939. È stato tra i protagonisti del [...] a basso costo, nelle quali ha sperimentato nuovi modelli formali e produttivi (influenzato in questo dall'apprendistato presso la Oscar, C. riuscì a imporre e a dirigere una serie di attori allora sconosciuti, rilanciando inoltre la carriera di Marlon ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi mal c.; programmi di ricerca opportunamente...