Pittore (sec. 15º), di cui rimane un affresco nella chiesa di S. Andrea a Serravalle (Vittorio Veneto) con la Madonna due Santi e il donatore (1485), nel quale A. appare un modesto ripetitore dei modi [...] della scuola trevigiana ...
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Francescano (Serravalle Sesia 1667 - Loukuoma 1725); missionario in Cina, fu nello Shensi (dal 1706), poi a Sianfu e nel Kansu; nominato vicario apostolico (1724) di Hukwang, morì mentre si recava al suo [...] vicariato. Lasciò una relazione dei viaggi in Cina. Suo nipote Giambattista da Serravalle il Giovane (n. Serravalle, inizio sec. 18º - m. 1761), francescano anche lui, fu dal 1739 in Cina e svolse la sua attività nello Shensi e nello Shansi; eletto ...
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Teologo francescano (Serravalle, San Marino, 1350 circa - Fano 1445), Gregorio XII lo fece vescovo di Fermo (1410); fu trasferito poi (1417) a Fano. Assisté al concilio di Costanza (1414-18) e ivi egli [...] tradusse in latino la Divina Commedia e ne compose un commento (1416-17), che, pur seguendo Benvenuto da Imola in molte cose, ha qualche aspetto originale ...
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Astronomo e filosofo (Serravalle Sesia 1590 - Montargis, Loiret, 1622), barnabita; nella Uranoscopia seu de coelo (1617) sostenne le teorie copernicane. Condannato dalla Chiesa, si ritrattò nella Nova [...] de motu terrae copernicaeo iuxta Summi Pontificis mentem disputatio (1618) ...
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Letterato (n. Serravalle, oggi Vittorio Veneto, 1500 circa - m. dopo il 1583). Scolaro di G. Delminio, lo plagiò in parte nella sua Tipocosmia (1561). Si schierò dalla parte del Bembo nelle Lettere in [...] difesa della lingua volgare (1540). Per accusa d'eresia (1565), dovette lasciare l'Italia e passò in Inghilterra ...
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Letterato (Serravalle Trevigiana 1561 - ivi 1642), accademico degli Incogniti, esponente tra i più illustri e autorevoli del secentismo veneto. Noto ai suoi tempi soprattutto per le Odi (1602) e per le [...] composizioni raccolte nel Teatro poetico (1615), fu autore, tra l'altro, della commedia Il giuoco di Fortuna, della raccolta di sermoni in endecasillabi sciolti Emblemi politici (1632) e di una edizione ...
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Teologo italiano (Serravalle, Arezzo, 1883 - Roma 1950); domenicano, professore di filosofia sociale nel Pontificio Ateneo Angelicum di Roma (1912-21), di teologia nell'Univ. Cattolica di Milano (1921-27), [...] di teologia dogmatica e rettore all'Angelicum (dal 1927); maestro del S. Palazzo e teologo della Segreteria di stato della Città del Vaticano (dal 1936). Tra i suoi scritti, notevole la trilogia: Il Rivelatore, ...
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Umanista (Serravalle, oggi Vittorio Veneto, 1498 - Roma 1550). Viaggiò molto, ricercatissimo; propugnò una riforma interna della Chiesa, pur restando nell'ortodossia. La sua produzione poetica può dividersi [...] in tre periodi: il primo (1515-39 circa), della poesia amorosa (Lusus pastorales); il secondo, dell'imitazione davidica (Paraphrasis in triginta Psalmos, 1546); il terzo, dell'espressione immediata del ...
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AVONDO, Pietro
Umberto Coldagelli
Nacque a Serravalle Sesia il 3 dic. 1760. Dedito sin da giovane al commercio e ai traffici, specie nei territori di Vercelli e del Monferrato iniziò la sua attività [...] lire italiane. Da quel momento la cartiera di Serravalle conobbe un ininterrotto sviluppo: aumentarono i tini, i moderni, Torino 1874, pp. 50 ss.; S. Pozzo, Il Comune di Serravalle-Sesia, Biella 1875, pp. 147 ss.; C. Porrea, Cartiere biellesi, in ...
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Ammiraglio genovese (Genova prima del 1383 - Serravalle 1456), cancelliere di Genova (1423-35), nel 1435, a capo della spedizione inviata dai Genovesi a liberare Gaeta assediata da Alfonso d'Aragona, sconfisse [...] lo stesso Alfonso che liberò dietro richiesta di Filippo Maria Visconti. Perciò i Genovesi esiliarono A. nel suo feudo di Serravalle come troppo ligio al duca di Milano, presso il quale egli infatti riparò per lunghi periodi, e al cui servizio ...
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serravalliano
agg. e s. m. [dal nome della località di Serravalle Scrivia, in Piemonte]. – In geologia, termine usato in Italia in sostituzione di elveziano per indicare il piano del miocene (penultimo periodo dell’era terziaria) compreso...
serrare
v. tr. [lat. *serrare, da serare «chiudere» (der. di sera «serratura, spranga di chiusura»), con doppia r per influsso di ferrum «ferro», oppure di serra «sega» per la forma seghettata di alcune specie di serratura] (io sèrro, ecc.)....