Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] di funzionario; per Peregrino, il cero pasquale e i due parapetti della scala di accesso al pulpito della cattedrale di SessaAurunca, eseguito al tempo del vescovo Giovanni (1259-1283).
Integrando questo quadro con i non pochi episodi di scultura ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] , forse con una battuta in anticipo su S. Restituta, anche nell'arcone mediano del portico della cattedrale di SessaAurunca illustrato con Storie di s. Pietro (Gandolfo, 1989; Glass, 1991).Al filone della scultura romanica campana animata da ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] tipologia che richiama l'Aion mitraico, come mostra, per es., il rilievo del pulpito del duomo di S. Pietro a SessaAurunca (Caserta), dove sulla testa dell'uomo figura anche un'aquila trionfatrice. Il candelabro pasquale in marmo della basilica di S ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Abbandonati i preconcetti storiografici sul romanico che limitano a poche aree l’ideazione di nuovi moduli [...] didascalie del ciclo pittorico dell’atrio – avvia nel 1076, con l’aiuto economico di Roberto il Guiscardo; la cattedrale di SessaAurunca, quella di Capua, di Amalfi, e di molte altre sedi campane e meridionali.
In tutto il sud Italia dominato dai ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] (S. Giovanni in Toro, 1200 ca.), Palermo (cattedrale, sec. 13°; Cappella Palatina, fine sec. 12°-prima metà 13°), SessaAurunca (cattedrale, terzo quarto sec. 13°, firmato dallo scultore Pellegrino), per citare solo i più noti. In essi il ricorso al ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] trent’anni le possedette il monastero di San Benedetto»).
Provengono dalla stessa zona e sono di tenore analogo il placito di SessaAurunca (marzo 963), il memoratorio («atto col quale si fa memoria di un evento») di Teano del luglio 963, e infine il ...
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Combustibile irraggiato & rifiuti radioattivi
Iniziative per ridurre il rischio nucleare
di Franco Vittorio Frazzoli e Romolo Remetti
24 novembre 2006
Nel corso di colloqui bilaterali Italia-Francia [...] magnesio degradabile nel tempo) non ne consentiva lo stoccaggio a lungo termine.
Centrale elettronucleare del Garigliano (SessaAurunca, Caserta). Impianto industriale di prima generazione: reattore BWR (Boiling Water Reactor) General Electric da 160 ...
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SOLIMENA, Francesco
Fiorella Sricchia Santoro
‒ Nacque a Canale, frazione di Serino (Avellino), il 4 ottobre 1657, da Angelo, pittore, e da Marta Grisignano dei quali fu il figlio primogenito.
Secondo [...] offerta dalla Madonna del Rosario della Gemäldegalerie di Berlino, forse «il bel quadro» per le monache domenicane di SessaAurunca ricordato en passant dal sedentario De Dominici (Oertel - Schleier, 1971; De Dominici, 1742-1745 circa, 2008, p. 1129 ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] uomo di teatro inquieto e incline agli estremismi e come ricercatore diligente e minuzioso. Iniziati gli studi nel 1897 a SessaAurunca presso lo zio paterno Albino, un prelato professore di filosofia e matematica, li proseguì dal 1899 al 1906 nei ...
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PONTELLI, Baccio
Jessica Gritti
PONTELLI (de Puntellis), Baccio (Bartolomeo). – Nacque a Firenze presumibilmente nel 1449 da Fino di Tura di Bartolo de Puntellis e da Monna Bruna, secondo l’estimo del [...] 83). L’ultima attestazione di lui, in vita, è un invito da parte di Alfonso II d’Aragona del 4 novembre 1494 a SessaAurunca (Pane, II, 1977, pp. 211 s.). A Napoli si è tentato di attribuirgli la cappella di Giovanni Pontano, datata agli anni 1490-92 ...
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aurunco
agg. e s. m. [dal lat. Auruncus] (pl. m. -ci). – Appartenente o relativo all’antica popolazione degli Aurunci, di stirpe italica, che abitarono l’estremità merid. del Lazio, ed ebbero come centro la città di Aurunca (odierna Sessa...