FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] dei Yezidi, Bologna 1930). Vi ribadì, innanzitutto, il carattere sincretistico islamico-cristiano, e non soltanto musulmano, della setta. In secondo luogo tenne a evidenziare l'errore di coloro che consideravano gli adoratori del diavolo sulla base ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] di unità era la divisione del campo medico in scuole o sette rivali, al pari di quello filosofico (e al contrario, invece ed erasistratei, la cui unificazione all'interno di un'unica 'setta' si deve del resto in gran parte a un'operazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bernardino Telesio
Alessandro Ottaviani
Se non si rinviene immediatamente una schietta componente politica nel pensiero telesiano, il tentativo di scardinare i principi della filosofia naturale di Aristotele [...] aristotelismi beffeggiati e burlati, ora ben sono conosciuti da chi gl’intende […] e già il Telesio ha cominciato a far setta, e i telesiani s’odono nominar per le scuole aderendovi particolarmente i calabresi suoi (p. 297).
Le prime fasi della ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] , e tenero delle patrie glorie e ragioni, ma non avverso ad alcuno o solamente ai codardi, non ligio a veruna setta fra tutte le opinioni indipendente, non adulatore di plebi e non di tiranni, religioso indagatore del vero, e forse non indegno ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] che egli era alla ricerca di una tradizione autorevole, dunque non poteva che considerare come punto di partenza uno dei sette sapienti, padri putativi e fondatori di tutto ciò che aveva valore ed era stato istituzionalizzato nella società greca. Una ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...]
Perché tale teoria è soddisfacente? Perché le sue proposizioni empiriche sono congruenti con la realtà (è vero che esistono delle sette negli Stati Uniti, e una religione dominante in Francia, in Germania o in Inghilterra; che i compiti educativi e ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] nome in Gregorio del beato Giuseppe (Calasanzio), che, nel 1757, quando questi fu santificato, divenne Gregorio di S. Giuseppe. L'8 sett. 1755 pronunciò i voti minori (Roma, Arch. gen. delle Scuole pie, Reg. Rel., Professioni, n. 81, p. 5).
Il corso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] degli uomini], temo che in vece della virtù insegneremo il fanatismo ed in vece di ordinar delle nazioni fonderemo delle sette ... (Saggio storico, cit., p. 578).
Il Platone in Italia e gli scritti milanesi
La conclusione del discorso è affidata al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] più efficace l’opera indefessa ed aperta di educazione e di elevazione civile che non l’opera tenebrosa e nascosta di una setta: e che coll’esistenza di questa la gran massa popolare non può che perdere la fiducia nella giustizia pubblica (Contro la ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] fosse il più adatto a guadagnare o a tenere saldo il sostegno da parte della gente comune; il fondatore di questa setta, Ezio, che aveva studiato medicina ad Alessandria, fu subito chiamato da Leonzio, appena divenuto vescovo di Antiochia (344), a ...
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setta
sètta s. f. [dal lat. secta, propriam. «séguito», da sectus, part. pass. di sequi «seguire»]. – 1. a. Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica: le tre s. de la vita attiva,...
settare
v. tr. [adattamento dell’ingl. (to) set «impostare, predisporre, regolare»]. – 1. Predisporre un’apparecchiatura a funzionare secondo determinati parametri: s. il termostato a 20°. 2. Nel linguaggio informatico, specificare o stabilire...