invìdia Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, [...] da quella freudiana, per la posizione centrale attribuita all’aggressività.
Religione
Nella dottrina cattolica uno dei settevizicapitali, considerata peccato mortale (direttamente opposta alla virtù della carità), quando i moti invidiosi siano ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] Summa de vitiis. Si tratta di una raccolta di esordi tematicamente circoscritti, in quanto relativi esclusivamente ai settevizicapitali e alle sette virtù. L'opera è divisa in due parti di identica struttura: proemio, definizione di ciascun vizio o ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] del Tesoro, e più altri libri in filosofia, e de' vizi e di virtù". Quest'ultimo accenno sembrerebbe presupporre una circolazione autonoma . 2427-2892, ed è un'accusa dei settevizicapitali che si vuole scaturita dalla confessione del protagonista ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] esegetica con tratti originali rispetto ai commenti contemporanei (si pensi all'interpretazione della struttura infernale con i settevizicapitali puniti prima dello Stige, mentre oltre la palude, dentro la città di Dite, sono puniti "omnia alia ...
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ENRICO da Rimini
Carla Casagrande
Nacque probabilmente a Rimini verso la metà dei sec. XIII. Nulla sappiamo di lui fino al 1304, quando lo ritroviamo priore del convento domenicano dei Ss. Giovanni [...] che il vizio comporta per l'umanità, vengono definiti in particolare quali e quanti siano i vizi ritenuti più pericolosi. Enumerati i settevizicapitali, per ognuno di essi E. offre un'analisi specifica distinta in tre punti, puntualmente ripetuti a ...
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MARCHESINO da Reggio (Giovanni Marchesini)
Frans van Liere
Non sono molte le notizie relative alla sua vita. Un documento proveniente dal convento francescano di Bologna ricorda che un M., lettore, originario [...] 488). Si tratta degli inediti Tractatus de poenis e Tractatus de vitiis, che trattano delle pene infernali e dei settevizicapitali.
Inoltre due serie inedite di sermoni di M. sono conservate in copia unica. Si tratta dei Sermones fratris Marchesini ...
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BONGIOVANNI da Cavriana
Eugenio Ragni
Nato sicuramente a Cavriana (Mantova), in data sconosciuta, ma presumibilmente compresa negli ultimi lustri del XII secolo, B. entrò ancor giovane nel convento [...] , digiuno ed elemosine procurano le vere e durature ricchezze. Nel secondo libro B. lumeggia la tirannia cui i settevizicapitali, riassunti nel "notaricon" saligia, asserviscono l'uomo; nel terzo, egli esorta gli uomini a non perseguire le vie ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Condivi come «un Dio d’amore, d’età di sei anni in sette, a iacere in guisa d’uom che dorma», che seguendo il intorno a lui, nelle nebbie della visione, allegorie dei Vizicapitali. Tra i presentation drawing di questo periodo vengono inclusi ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] tragici serva a liberare l'animo dai tre vizicapitali dell'ira, dell'avarizia e della lussuria.
Nelle Archivio per materie, Letterati, b. 32 (lettere del M. a Ercole II, 16 sett. 1543 - 17 ag. 1561); Ferrara, Biblioteca comunale Ariostea, cl. I, n. ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...