Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] al pur faticoso sviluppo del capitalismo italiano: due fattori che 1948. L'11 novembre 1945, appena sette mesi dopo la liberazione del Nord, . Minerva, Il pallone nella rete. Storia, e numeri, vizi e virtù del calcio televisivo, Torino, Nuova ERI, 1990 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] adoperando le virtù e schifando i vizi») è sostituita dalla funzione della ).
Biondo ha soprattutto presenti le città capitali di Venezia, Milano e Firenze con i condanna delle divisioni in ‘parti’ e ‘sette’ è motivo centrale delle Istorie di ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] dal lato morale. Delitti e vizi vennero riprodotti meno di frequente; stesura hanno contribuito, per oltre sette anni, persone provenienti da ambiti che decide di finanziare, stornando un consistente capitale dal budget di Fabiola di Blasetti, la ...
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Giustizia, disciplina e ordine pubblico
Alfredo Viggiano
In un altro capitolo di questo volume si è trattato il tema dell'amministrazione della giustizia civile nel corso del XVI secolo, del coinvolgimento [...] provvedere ad estirpare vizi e lascivie, soprattutto Il mito e la trasgressione. Liturgia urbana delle esecuzioni capitali a Venezia tra XIV e XVIII secolo, "Studi Veneziani et in compagnia d'altri, armati in setta di giorno e di notte, volendo esser ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] spirituale, contaminandosi con i vizi della politica. In realtà la sancito dal decreto Frequens, stabilirono di riunirsi ogni sette anni. Il primo appuntamento fu a Siena, Udine 1992, pp. 263-264.
90 I capitali per la «guerra santa contro i turchi», ...
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Principe, Il
Gian Mario Anselmi
Titolo. Il titolo originale dell’opera doveva essere in latino, De principatibus, secondo una consuetudine cara a M., e così lo vediamo attestato nella celebre lettera [...] per la loro conversazione ho fatto capitale, e composto uno opuscolo De principatibus in virtù di questi lettori entusiasti del Sette e Ottocento, forti tinte provvidenzialistiche nel come le virtù e i vizi privati non possano essere giudicati ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] Il fallimento andava ricondotto a profondi vizi interni, e non solo alla esistenza legale di Solidarność, dopo i sette anni di clandestinità. Il movimento dei confini rumeni non ci sono state esecuzioni capitali e, tranne che nel caso della RDT, ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] p. 740), il Libro de' vizi e delle virtudi di Bono Giamboni ( vangelo di Marco, mentre nelle restanti sette righe si passa direttamente al testo de Troia e de Roma, Roma 1920; Quaderno dei capitali della Compagnia dei Boni di Pistoia (1259), in A. ...
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Le letterature di lingua inglese
Valerio Massimo De Angelis
Perché la letteratura
L’avvento del nuovo secolo non ha prodotto un radicale cambiamento di paradigma nelle letterature di lingua inglese, [...] autori e autrici che non provengono dalle capitali della civiltà occidentale, viceversa, l’identità lane (2003; trad. it. Sette mari e tredici fiumi, 2003) proprio perché subalterna e ‘invisibile’, i molti vizi e le poche virtù delle classi alte ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] e quasi trionfale periodo veneziano, la critica ai vizi del suo tempo è solo un momento, quelli"; o denuncia le colpe delle sette diffuse in quegli anni, ivi grande influenza che ebbe sulla distribuzione di capitali a favore dei poveri, "inter vivos ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...