diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] Michele, lo abbattono.
I diavoli sono numerosissimi. Nella dottrina cattolica vengono identificati i nomi dei diavoli dei settevizicapitali: Lucifero è la superbia, Satana l'ira, Mammone l'avarizia, Asmodeo la lussuria, Belzebù la gola, Leviatano ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] del Tesoro, e più altri libri in filosofia, e de' vizi e di virtù". Quest'ultimo accenno sembrerebbe presupporre una circolazione autonoma . 2427-2892, ed è un'accusa dei settevizicapitali che si vuole scaturita dalla confessione del protagonista ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] esegetica con tratti originali rispetto ai commenti contemporanei (si pensi all'interpretazione della struttura infernale con i settevizicapitali puniti prima dello Stige, mentre oltre la palude, dentro la città di Dite, sono puniti "omnia alia ...
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ENRICO da Rimini
Carla Casagrande
Nacque probabilmente a Rimini verso la metà dei sec. XIII. Nulla sappiamo di lui fino al 1304, quando lo ritroviamo priore del convento domenicano dei Ss. Giovanni [...] che il vizio comporta per l'umanità, vengono definiti in particolare quali e quanti siano i vizi ritenuti più pericolosi. Enumerati i settevizicapitali, per ognuno di essi E. offre un'analisi specifica distinta in tre punti, puntualmente ripetuti a ...
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BONGIOVANNI da Cavriana
Eugenio Ragni
Nato sicuramente a Cavriana (Mantova), in data sconosciuta, ma presumibilmente compresa negli ultimi lustri del XII secolo, B. entrò ancor giovane nel convento [...] , digiuno ed elemosine procurano le vere e durature ricchezze. Nel secondo libro B. lumeggia la tirannia cui i settevizicapitali, riassunti nel "notaricon" saligia, asserviscono l'uomo; nel terzo, egli esorta gli uomini a non perseguire le vie ...
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BRANCA (Branchus, Branchi), Taddeo del (della)
Guglielmo Gorni
Nacque da famiglia veronese nella seconda metà del sec. XIV, abbastanza presto da poter rimpiangere, con cognizione di causa, i tempi in [...] , i cui primi versi formano l'acrostico "Tadeum", e sette "partes" d'ineguale lunghezza, scandite in "staciones" di Salve regina:tratta del peccato originale, del battesimo e dei vizicapitali. Dal testo si può ricavare qualche curioso aneddoto dei ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ha un cinquantennio di pace, che la guerra dei Sette anni (1756-63) non turba.
1768: la ogni pretesa su Roma, Napoleone III chiede che la capitale venga fissata in un’altra città. Sotto il ribalta le manie e i vizi autentici dei tempi moderni, e ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] particolarmente si compiaceva - altre sette orazioni ciceroniane (Pro Roscio comoedo romane e delle capitali epigrafiche di età altre opere: R. Fubini, Un'orazione di P. B. sui vizi del clero scritta al tempo del concilio di Costanza, in Giorn. stor ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] Per le dottrine che eccedono il numero delle sette Arti del trivio e del quadrivio, la di una quistione di valore capitale.
Proprio per questo, il IV cose». Giusti «mezzi» che negano due vizi opposti, esse derivano tutte dall'abito razionale ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...