Giurista e filosofo (Kames, Scozia, 1696 - Edimburgo 1782). Esercitò la professione di avvocato e (1763) divenne giudice della Suprema Corte di Scozia. Fu, in etica e in estetica, un seguace dello Shaftesbury. [...] Opere principali: Essays on the principles of morality and natural religion (1751); Elements of criticism (1762) ...
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Giurista e filosofo (Napoli 1636 - ivi 1714). Figura di spicco nel panorama culturale della Napoli del Seicento, al rinnovamento culturale della quale contribuì dando nuova vita all'Accademia degli Investiganti [...] , tra i quali Giannone e Vico, la biblioteca fu frequentata anche da molti stranieri (Mabillon, Germain, D'Orville, Burnet, Shaftesbury, ecc.). Dopo la morte di V., essa fu acquistata nel 1726 dai padri dell'Oratorio e costituisce ora il fondo più ...
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CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] di "Liberty and property". Aveva frequentato personaggi cospicui del mondo politico e letterario: Dodington, Dashwood, lord Shaftesbury, lord North; osservato i diplomatici accreditati a corte ("buona gente che fanno gran passeggiate, giocano al ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] , indicandone i riflessi anche nella particolare indole delle loro letterature. Si tradussero, fra gli Inglesi, Young, Gray, Shaftesbury, e, fra i Tedeschi, Klopstock, Gessner, Goethe (Werther). Si delirò sul Werther; si "scoprì" Shakespeare. Idee di ...
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