Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] presto abbandonò la vita politica, dedicandosi agli studî e ad alcuni viaggi (in Olanda e infine in Italia, nel cui clima cercò rimedio per la sua salute). Tra le sue opere, dopo l'anonima Inquiry concerning ...
Leggi Tutto
(trad. it. Caratteristiche di uomini, maniere, opinioni, tempi) Opera (1711) in tre vollumi del filosofo A.A.C. Shaftesbury (1671-1713), raccolta e rielaborazione di trattati precedenti: Inquiry concerning [...] virtue or merit (1699); Letter concerning enthusiasm (1708), contro il fanatismo religioso; The Moralists e Sensus communis: an essay on the freedom of wit and humor (1709) ...
Leggi Tutto
Giurista e filosofo (Kames, Scozia, 1696 - Edimburgo 1782). Esercitò la professione di avvocato e (1763) divenne giudice della Suprema Corte di Scozia. Fu, in etica e in estetica, un seguace dello Shaftesbury. [...] Opere principali: Essays on the principles of morality and natural religion (1751); Elements of criticism (1762) ...
Leggi Tutto
Filosofo (Drumalig, Irlanda, 1694 - Glasgow 1746), prof. di filosofia morale all'univ. di Glasgow (dal 1729). La filosofia di H., che è considerato il fondatore della cosiddetta scuola scozzese, poi rappresentata [...] principalmente da Th. Reid, ha importanza specialmente come sistemazione delle dottrine etiche di A. A. C. Shaftesbury, di cui H. sviluppa sia l'idea generale della connessione dei valori etici con quelli estetici, sia la particolare concezione dell' ...
Leggi Tutto
Filosofo (Wantage, Berkshire, 1692 - Bath 1752); presbiteriano, aderì (1713) alla chiesa anglicana e nel 1718 ne fu ordinato sacerdote. Segretario (1736) della regina Carolina, vescovo di Bristol (1738), [...] volontà divina e presentò una teoria che, a mezza via tra il razionalismo di Clarke e il sentimentalismo di Shaftesbury e Hutcheson, radicava il bene nell'intervento di una coscienza mediatrice tra le passioni egoistiche e la benevolenza (Fifteen ...
Leggi Tutto
Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] traducendo libri di medicina e di storia. Con la traduzione del Saggio sulla virtù e il merito (1745) di Shaftesbury s'inserì nel vivo della polemica illuministica, cui contribuì con varî scritti apparsi anonimi: Pensées philosophiques (1746), Les ...
Leggi Tutto
Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] lo accolse tra i suoi membri. In questo stesso periodo a Oxford conobbe, in qualità di medico, lord Ashley poi conte di Shaftesbury che lo volle suo ospite a Londra e presso il quale poté far pratica in affari di stato, collaborando alla soluzione d ...
Leggi Tutto
Giurista e filosofo (Napoli 1636 - ivi 1714). Figura di spicco nel panorama culturale della Napoli del Seicento, al rinnovamento culturale della quale contribuì dando nuova vita all'Accademia degli Investiganti [...] , tra i quali Giannone e Vico, la biblioteca fu frequentata anche da molti stranieri (Mabillon, Germain, D'Orville, Burnet, Shaftesbury, ecc.). Dopo la morte di V., essa fu acquistata nel 1726 dai padri dell'Oratorio e costituisce ora il fondo più ...
Leggi Tutto
VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] Bolingbroke: egli vi frequenta Pope e Swift, e vi assimila l'empirismo scaturito dalla scuola di Locke, Clarke, Shaftesbury, vi s'impadronisce del sistema di Newton, senza però condividerne la rigida ortodossia biblica. Tornato nel continente, si ...
Leggi Tutto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità [...] teoria del g. morale nasce tra il 17° e il 18° sec. con l’etica inglese del sentimento, con quei filosofi (A. Shaftesbury, F. Hutcheson, A. Smith) che fanno dipendere il giudizio sul valore etico non da un riferimento razionale a una legge, ma da un ...
Leggi Tutto