LUALDI, Maner
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Milano il 23 dic. 1912 da Adriano e da Wanda Stabile de Sailmberg.
Il padre era direttore d'orchestra, compositore e critico musicale molto apprezzato, [...] di S. Benelli nel 1961; La fiaccola sotto il moggio di G. D'Annunzio nel 1963; L'avaro di Molière e Otello di W. Shakespeare nel 1964; Tutto per bene di L. Pirandello ed Edipo re di Sofocle nel 1966.
Del curriculum del L. come regista si ricordino ...
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BEONIO-BROCCHIERI, Vittorio
Arturo Colombo
Nacque a Lodi il 4 maggio 1902. Figlio unico di Augusto e di Carmela Boggiali, compì gli studi al liceo classico della città natale; poi, all'università di [...] , XVIII (1953), pp. 51-53, 354-356; Lo Stato d'Israele, ibid., XXI (1956), pp. 121-127; Tolstoi contro Shakespeare, Torino 1960; Mio zio pietrificò Mazzini, Milano 1965; Introduzione a R. Kipling, Opere scelte, Torino 19651 Premessa metodologica a AA ...
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PHILIPE, Gerard
Monica Trecca
Philipe, Gérard (propr. Philip, Gérard)
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Cannes il 4 dicembre 1922 e morto a Parigi il 25 novembre 1959. Vero idolo del [...] di P. Corneille, Il principe di Homburg di H. von Kleist, Lorenzaccio di A. de Musset, Riccardo II di W. Shakespeare), ora in piccoli ruoli o coinvolto dal pubblico in accese discussioni sui lavori presentati. Al cinema contemporaneamente rinnovò il ...
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CIALENTE, Renato
Roberta Ascarelli
Nacque a Treviglio (Bergamo) il 2 febbr. 1897da Alfredo, ufficiale di fanteria, e da Elsa Wieselberger. Iniziò a recitare quindicenne nel teatro del collegio Baragiola, [...] , Aldo Silvani, Mario Gallina) e presentando un repertorio ambizioso: L'albergo dei poveri di Gorkij e un adattamento dell'Amieto di Shakespeare curato da Montale. "Allestire L'albergo dei poveri di Gorkij - commenta Paone - aveva per lui e per me un ...
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FLORIO, Michelangelo
Giovanna Perini
Nacque a Firenze nella prima decade del Cinquecento, da una famiglia di ebrei "battezzati alla papesca".
Entrato nell'Ordine dei francescani, forse conventuali, [...] , Translation an Elizabethan art, Cambridge. Mass., 1931, pp. 108 s.; F. Yates, John Florio. The life of an Italian in Shakespeare's England (1934), New York 1968, pp. 1-25; D. Cantimori, Eretici ital. del Cinquecento, Firenze 1939, pp. 284 s ...
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Pacino, Al (propr. Alfredo James)
Simone Emiliani
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 25 aprile 1940. Tra i rappresentanti più illustri della scuola dell'Actors Studio (di [...] re), da lui stesso interpretato, felice esempio sospeso tra documentario e fiction sulla lavorazione dell'adattamento teatrale dell'opera di Shakespeare. In seguito è stato il sindaco di New York nel drammatico City hall (1996) di Becker, il gangster ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] una delle somme manifestazioni estetiche del genio, pari soltanto, nell'epoca moderna, a quella d'un Michelangelo e d'uno Shakespeare. Come questi, e come un Alighieri, il B. è, più che un figlio, un dominatore e un maestro delle generazioni ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] tant bien que mal il Love and Madness di Campbell. Lessi Hume, Robertson e più tardi Gibbon e prima e poi Shakespeare, Byron, Walter Scott e quasi tutti i poeti inglesi" (Il mio terzo esilio, cit.). Di queste letture, importante fra tutte fu ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] delle forme si differenzia da quelli della classica antichità, era avuto in onore ed allegato non più dai lodatori di Shakespeare, e di Goethe, che dagli studiosi di Omero e di Virgilio" (Un preludio al corso dilezioni su Dante Alighieri, Firenze ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] e pratico-erudita, come fu del poliglotta Mezzofanti. Anzi, gli servì a conoscere, ad amare, Camoëns e Corneille, Racine e Shakespeare, Milton e Pope, lo stesso Werther (pur nella sua sostanziale ignoranza non solo del Kant e della letteratura, ma ...
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anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica dell’Europa? Anzitutto, faremmo meglio...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...