Giornalista italiana (Milano 1919 - Roma 2011). Di famiglia ebraica, con un padre antifascista, dopo la promulgazione delle leggi razziali, ha dovuto lasciare gli studi alla facoltà di Filosofia dell'università [...] carriera di giornalista lavorando presso una radio locale italoamericana. Tornata in Italia, nel dopoguerra ha documentato la tragedia della Shoah al processo di Norimberga, ha lavorato per oltre trent’anni al quotidiano israeliano Ma'ariv e per il ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] della guerra, in qualche misura singolare e «unico». Dal punto di vista interpretativo, il dibattito più importante sulla Shoah è stato quello fra i cosiddetti storici «intenzionalisti» e quelli «funzionalisti». I primi ritenevano che il progetto di ...
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Giornalista italiano (n. Milano 1955). Ha intrapreso la carriera giornalistica nel 1980 presso la RAI redazione esteri; inviato del TG1, ha in seguito ricoperto la carica di vicedirettore del TG2. Nel [...] è passato alla rete LA7, di cui ha assunto la direzione e la conduzione del telegiornale. Il giornalista è autore di saggi quali Passonaccia (2009) e La memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah (con L. Segre, 2015). ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] .
Note
1 M. Sarfatti, Gli ebrei nell’Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione, Torino 2000, p. X.
2 M. Sarfatti, La Shoah in Italia. La persecuzione degli ebrei sotto il fascismo, Torino 2005, p. 87.
3 G. Miccoli, I dilemmi e i silenzi di ...
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Pittore statunitense (Cleveland, Ohio, 1932 - Los Angeles, California, 2007). Dopo aver studiato alla Cooper Union di New York, a Vienna e a Londra, si è fermato a lungo in Inghilterra, dove è stato in [...] A partire dagli anni Settanta nella sua opera riecheggia una crescente preoccupazione per la questione dell'identità ebraica del dopo-Shoah. Le sue opere della fine degli anni Ottanta (per es., The Wedding, 1989-93, Tate Gallery) e degli anni Novanta ...
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Anna Foa
Un nuovo esodo per gli ebrei?
Dopo gli attacchi terroristici in Francia, il primo ministro israeliano Netanyahu ha invitato gli ebrei d'Europa a stabilirsi in Israele, ma il riscontro non è stato [...] è cominciata?
Solo da quando è cresciuta l'ostilità antiebraica da parte degli immigrati islamici o fin dal dopoguerra? Dopo la Shoah, l'ebraismo europeo non ha conosciuto una ripresa vitale delle sue speranze e del suo ruolo.
La divisione del mondo ...
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Grossman, David
Grossman, David. – Scrittore israeliano (n. Gerusalemme 1954). L’impegno politico è centrale nella sua produzione letteraria che si struttura su due piani: uno realistico, strettamente [...] 1994), ma è con Ayyen 'erekh: Ahavah (1986; trad. it. Vedi alla voce: amore), in cui descrive l’orrore della shoah attraverso la visione di un bambino, che avviene la sua definitiva consacrazione. A quest’opera ha fatto seguito una produzione copiosa ...
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Sessi, Frediano. – Scrittore italiano (n. Torviscosa, Udine, 1949). Traduttore e saggista, è professore di Sociologia generale nel Corso di Laurea in Educazione professionale della Facoltà di Medicina [...] romanzi si ricordano: L'ultimo giorno (1995), Alba di Nebbia (1998), Nome di battaglia: Diavolo (2000), Foibe rosse (2007). S. è anche autore di libri per ragazzi, tra gli ultimi Ero una bambina ad Auschwitz (2015) e Prof, che cos'è la Shoah? (2020). ...
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Polanski, Roman
Polanski, Roman. – Regista e sceneggiatore polacco naturalizzato francese (n. Parigi 1933). Da decenni fra i grandi maestri del cinema, continua a rivelare una vena tanto fertile quanto [...] anche temi difficilmente rappresentabili visivamente, nonché talora oggetto di discutibili effetti di spettacolarizzazione dei sentimenti, quali la Shoah, al centro di The pianist, che peraltro tocca in profondità il vissuto stesso del regista da ...
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Scrittore e poeta indiano di lingua inglese (n. Calcutta 1952). Dopo gli studi di economia e scrittura creativa all'univ. di Stanford in California ha trascorso un lungo periodo all'univ. di Nanchino. [...] Two lives (2005; trad. it. 2006), dedicato alla storia di un parente venuto in contatto con la tragedia della Shoah. Autore "classico", contraddistinto da una scrittura limpida e fluida, ha pubblicato anche il diario di viaggio From heaven hake (1983 ...
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shoah
〈šoà〉 s. ebr. (propr. «catastrofe, calamità»), usato in ital. al femm. – Termine col quale si fa riferimento allo sterminio del popolo ebraico durante il secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto in quanto non richiama,...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...