(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] di Lattanzio (1465) e la pubblicazione delle Discordantiae del domenicano F. Barbieri (1481), che distinguevano fino a 12 Sibille. Il tema, diffuso in tutta Europa, ebbe grande fortuna soprattutto nell’arte italiana del Rinascimento.
Connessi alla S ...
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oracolo
Forma di divinazione costituita dal responso dato da un dio o da un eroe consultato nel luogo di culto a lui dedicato. Gli o. erano numerosi e distribuiti su tutto il territorio greco. Vi erano [...] , sulla base delle differenti tradizioni locali. Oltre agli o. sul territorio greco furono rilevanti anche gli o. di Ammon nel Sahara, della Sibilla a Cuma e della Fortuna Primigenia a Preneste. Tra il 1° e il 2° sec. d.C. la pratica oracolare era ...
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ANTICRISTO
G. Schüssler
Con il nome di a. si indica in genere nell'escatologia cristiana un individuo nella cui persona e azione le potenze del male - prima del secundus adventus Christi - raggiungono [...] fatte eseguire dal re Sancio VIII (1194-1234) contengono numerose scene della vita dell'a. da adulto; il testo relativo deriva dalla Sibilla Tiburtina.Il ciclo dell'a. che si trova per la prima volta in inglese (New York, Pierp. Morgan Lib., M. 524 ...
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Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] interregno], non avranno né autorità né grado di imperatori romani. Queste sono parole di una certa sibilla, come dicono. Ma io non le ho trovate, né nella sibilla Eritrea, né nella sibilla Tiburtina. Non ho letto gli scritti delle altre; infatti le ...
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indovini
Domenico Russo
Infallibili e affascinanti ambasciatori degli dei
Quante volte abbiamo fatto gli auguri a qualcuno per il suo compleanno? E quante volte li hanno fatti a noi? Certamente molte. [...] andavano in pellegrinaggio folle di fedeli. È questo il caso della Pizia del tempio di Apollo, a Delfi, in Grecia, o della Sibilla di Cuma, in Italia, nella zona dei Campi Flegrei, presso Napoli.
I rituali di predizione del futuro ‒ o, come si dice ...
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FLORIANI, Bernardina, in religione Giovanna Maria della Croce
Francesca Medioli
Nacque a Rovereto l'8 sett. 1603, da Giuseppe e da Girolama Oliva Tessadri.
La famiglia Floriani veniva soprannominata [...] su pressione della Floriani. Gli aiuti economici per i lavori di costruzione vennero principalmente dall'arciduca Leopoldo, dalla contessa Sibilla e dalla F. stessa, che a quest'opera consacrò tutte le sue sostanze. Il monastero di S. Carlo venne ...
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Profetismo
Gian Luca Potestà
L'allestimento di testi profetici rappresentò un motivo fondamentale di propaganda nel conflitto che oppose Federico II al papato. Nel culto imperiale promosso dall'imperatore [...] Duca Vatatze, pretendente al recupero del trono di Costantinopoli e suo alleato, fa supporre che le due sezioni della Sibilla (ma forse l'intero testo) siano state allestite nella cerchia di Giovanni da Parma, ministro generale dell'Ordine minoritico ...
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Forza che si immagina regolare in modo imprevedibile le vicende umane, senza che la volontà degli uomini possa nulla contro di essa, e il complesso delle vicende e delle condizioni materiali e morali che [...] l’uso delle s. ammettendo, nel campo della divinazione, solo la scienza augurale e la consultazione dei Libri sibillini (➔ Sibilla). Tuttavia, se non nel culto ufficiale, nella vita pubblica sia in Grecia sia a Roma le s. conservarono una grande ...
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Fenomeno culturale di natura religiosa, che consiste nel venire a conoscenza di necessità o eventi diversi, mediante facoltà o tecniche che, trascendendo le normali modalità del conoscere, sono volte a [...] diretta da parte della divinità, come avveniva nel culto delfico, ma anche nel caso di altri profeti e profetesse (➔ Sibilla). Nel quadro di queste manifestazioni va compreso anche il grande fiorire in tutta l’antichità classica di un’oracolarità di ...
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CARO (Carus)
Norbert Kamp
C. non era né cisterciense né, prima della sua elevazione alla sede arcivescovile di Monreale, abate di S. Maria di Altofonte, come si legge invece nella letteratura storica, [...] come persecutore della sua Chiesa), C. entrò nella cerchia dei consiglieri di Gugliemo III e della regina madre Sibilla. Per questo motivo i nuovi regnanti, Enrico VI e Costanza, dopo l'incoronazione, inizialmente lo tennero lontano dalla ...
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sibilla
(o Sibilla) s. f. – 1. Propriam., nome (lat. Sibylla, gr. Σίβυλλα) di donne veggenti dell’antichità classica, miracolosamente longeve, la cui caratteristica saliente era di non essere legate a un culto oracolare fisso, ma di profetizzare...
oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....