Stefano Vinti
Abstract
Viene esaminata la nozione di organismo di diritto pubblico, analizzando le difficoltà esegetiche in cui sono incorsi gli interpreti nel ricostruirne gli elementi essenziali e nel [...] proprietà pubblica totale o prevalente quali, e.g., Viareggio Porto S.p.a., l’Acquedotto Pugliese S.p.a., il Consorzio Autostrade Siciliano S.p.a., la Società Interporto Toscano S.p.a, Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. (come da ultimo ribadito anche ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] , in Documenti e realtà nel Mezzogiorno medievale, Amalfi 1985, pp. 32 ss.
Id., Monarchia ed episcopato nel Regno svevo di Sicilia, in Potere, società e popolo nell'età sveva, 1210-1266. Atti delle seste giornate normanno-sveve, Bari-Castel del Monte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] costantemente tambureggiato negli interventi dei giuristi dalla Sicilia al Piemonte. Scrive nel 1860 Bosellini:
l'organismo astratto tedesco», come rileva il giovane giurista siciliano Cimbali (1855-1887) nella sua notissima prolusione romana ( ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] usanze venatorie del Canavese, in Arch. trad. pop., VI (1887); G. Pitrè, La famiglia, la casa, la vita del popolo siciliano, Palermo 1913; C. Grisanti, Usi, credenze, proverbi e racconti popolari di Isnello, I, Palermo 1899, pp. 164-169; II, Palermo ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] F. D'Andrea, Risposta al libro de' Francesi sopra li pretesi deritti del Re Cristianissimo sopra il Regno di Napoli et di Sicilia, in appendice a I. Ascione, 'Le virtù e i pregi dell'Imperator Federico'. F. D'Andrea e la nascita del partito austriaco ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] in tema di giurisdizione ecclesiastica della monarchia sicula e Vito Giliberti pubblica La Polizia Ecclesiastica nel Regno delle due Sicilie. Dopo l'unificazione in un primo periodo non si hanno che o studî pratici volti ad annotare e interpretare ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] E, tra i preparati, si distinguono le acque, gli elisir, gli elettuari, gli unguenti suggeriti da Francesco Cavalli, un siciliano già medico con laurea patavina e poi, rimasto vedovo, cappuccino a Venezia e quivi in gran nomea pei suoi medicamenti ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] , nel luglio 1896, Luzzatti tornava a ricoprire lo stesso incarico nel secondo ministero presieduto dal marchese siciliano. Da quel momento Luzzatti rimase senza interruzioni fino al giugno 1898 alla guida dell'importante dicastero, partecipando ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...