Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] croce», luci «luce»). Fanciullo (1996: 11-29) ha però persuasivamente argomentato a favore della (relativa) recenziorità del vocalismo siciliano: esso si sarebbe evoluto nell’alto medioevo a partire dal sistema comune a sette vocali e a quattro gradi ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] patrono oggi è san Fortunato. In questi esempi il riferimento a un agionimo è certo, in altri casi no: così il siciliano Sant’Avignone sembra essere un agiotoponimo, ma non è ancora stato identificato il santo cui si riferisce e il toponimo potrebbe ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] è stata evocata immediatamente prima, in una frase a contatto, come nell’es. (8). Così, in (9) il referente Enzo Siciliano è co-testualmente dato nell’ultimo capoverso del brano riprodotto, perché esso è già stato evocato prima, nel secondo paragrafo ...
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BONER, Edoardo Giacomo
Luciano Zagari
Nacque a Messina il 29 febbr. 1864 (così risulta da un registro di atti di stato civile conservato nel locale Archivio di Stato, da Federico, cittadino svizzero, [...] letterario ed erudito provinciale) è la coscienza di appartenere contemporaneamente a più mondi diversi: il mondo tradizionale siciliano e quello della nuova Italia, il mondo della tradizione classica e quello delle tradizioni popolari e poetiche ...
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MAMBELLI, Marco Antonio, detto Cinonio
Cecilia Robustelli
Nacque a Forlì nel 1582, unico figlio maschio di Nicolò, di famiglia benestante del vicino paese di Fiordinano di Meldola, e della nobile Barbara [...] la seconda parte Delle osservationi della lingua italiana, dal Cinonio Accademico Filergita raccolte in gratia d'un predicator siciliano, parte seconda, dedicata alle Particelle; tuttavia una nota del M. che compare in fondo all'edizione (p. 812 ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] per la preparazione, mentre non del tutto certa è l’etimologia) come il babà e le sfogliatelle, il cannolo siciliano.
Alcuni termini, già antichi, indicano nel tempo preparazioni diverse, come nel caso dei maccheroni, che in età moderna sono ...
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Lessicografia
Luca Serianni
La grande vitalità delle iniziative in campo lessicografico, manifestatasi già negli ultimi decenni del 20° sec., è confermata dalla pubblicazione di numerosi dizionari dell'uso, [...] giunto nel 2005 al lemma Lydd).
Nel settore dei dizionari dialettali si è conclusa la realizzazione di un grande dizionario del siciliano, a suo tempo promosso da G. Piccitto. L'opera, fondata su un fitto reticolo di punti di informazione (374), pone ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] , [konˈʣiʎːi], [ˈborʣa], [ˈsalʣa]).
Peculiare della macroarea meridionale estrema è il vocalismo (detto appunto di tipo ‘siciliano’) con cinque vocali toniche e solo tre (le vocali estreme i, a, u) atone. La presenza di suoni cosiddetti cacuminali ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] di area centrale, con oggetti che sono nomi o pronomi:
(17) lu re stava aspettando a Rugeri Lauria pri sicutari li Francisi (antico siciliano, citato da Monaci: 414)
(18) dove ella a me voglia per marito (Boccaccio, Dec. X, 10)
(19) da indi in là t ...
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Nomi e cognomi
Luca Serianni
La nostra prima carta d’identità
Ogni individuo ha uno o più nomi, secondo i sistemi adottati nel corso del tempo dalla società di cui fa parte. Nomi e cognomi hanno varie [...] sono la base dei vari cognomi, talvolta propri di certe aree geografiche (Trevisan, per esempio, è veneto; Pappalardo siciliano) e spesso variati con suffissi diversi: Grassini, Avarucci, Lombardello. I cognomi italiani escono spesso in i, almeno in ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...