DI FRANCIA, Annibale Maria
Fiamma Satta
Nacque a Messina il 5 luglio 1851, terzogenito di una famiglia di piccola nobiltà. Il padre Francesco, viceconsole pontificio, sposato dal 1847 con Anna Toscano, [...] a guarirne. Nel 1858 iniziò gli studi nel collegio "S. Nicolò" dei cistercensi di Messina, ma in seguito allo sbarco in Sicilia di Garibaldi (1860) il D. insieme con gli altri ragazzi che lo frequentavano fu ritirato e condotto dalla madre a Napoli ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] fama. Il B. finirà per odiare quest'ultimo. Non riuscirà a pensare ad "un uomo più torbido e cattivo di lui. Egli è siciliano, e di più brontese" (lettera ad Amaduzzi del 17 sett. 1780).
A Palermo il B. era diventato professore di logica e metafisica ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] le idee anarchiche e socialiste", fino al punto da lodare i provvedimenti repressivi decisi da F. Crispi dopo i moti in Sicilia e in Lunigiana. In realtà, il Crispi subordinava la concessione degli exequatur per le sedi di Milano, Venezia, Bologna e ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] 3 nov. 1545, scrivendo per la prima volta a H. Bullinger, il M. accennò alle sue divergenze con il siciliano Camillo Renato, sorte in precedenza e incentrate prevalentemente sul dogma eucaristico, rispetto alle quali il Curione, da Losanna, aveva già ...
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FIESCHI, Bonifacio
Thérèse Boespflug
Nato in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII da Ugolino, apparteneva al ramo parmense della famiglia dei conti di Lavagna, meno conosciuto di quello genovese [...] della S. Sede, all'arbitrato del re d'Inghilterra nel conflitto tra il re francese e quello aragonese apertosi in seguito al Vespro siciliano e alla cattura del principe di Salerno, il figlio di Carlo d'Angiò. Il F., prevedendo che la sua assenza si ...
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LENTULO (Lentolo), Scipione
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Napoli all'inizio del novembre 1525 da Cesare, appartenente a una antica famiglia patrizia. Morto il padre, venne adottato dal nobile campano [...] a Ferrara. L'anno successivo riuscì a evadere e, dopo un periodo di continui spostamenti che lo condussero fino in Sicilia, si imbarcò, nel 1559, per Genova. Poi proseguì per Ginevra, città dove risulta abitare dal maggio di quello stesso anno ...
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MALASPINA, Saba
Berardo Pio
Nacque, probabilmente a Roma, nella prima metà del secolo XIII.
L'origine romana è confermata dallo stesso M. che nell'explicit della sua cronaca si dice "de Urbe", nel corso [...] XLVII (1991), pp. 441 s., 444, 446-449, 456-458, 461, 463, 472-479, 481 s., 493-496, 499-507; G. Fasoli, Cronache medievali di Sicilia. Note d'orientamento, Bologna 1995, pp. 6, 10, 14 s., 20 s., 33, 37, 46, 50, 70; C. Carozzi, S. M. et la légitimité ...
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GIROLAMI, Giovanni
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 16 sett. 1470 da Filippo di Zanobi e da Angela di Giovanni Lorini, primogenito di sei figli, tre maschi e tre femmine.
I Girolami erano una antichissima [...] di nuovo in Francia nell'aprile 1523, quando a Roma fu arrestato un gentiluomo siciliano, Francesco Imperiale, accusato di aver ordito una congiura per dare la Sicilia al re di Francia. Indosso gli furono trovate e sequestrate lettere del Soderini ...
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GERARDO (Geraldus, Giraldus)
Norbert Kamp
Nacque, probabilmente in Lombardia, intorno al 1150. Non è noto il nome dei suoi genitori né il monastero in cui prese i voti. Non oltre il 1182 succedette all'abate [...] à M. Pacaut, a cura di P. Guichard, II, Lyon 1994, p. 646; P. De Leo, Certosini e cistercensi nel Regno di Sicilia, Soveria Mannelli 1993, pp. 152-155, 165, 174; M. Maccarrone, Innocenzo III e la feudalità…, in Id., Nuovi studi su Innocenzo III ...
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DE LAI, Gaetano
Rocco Cerrato
Nato a Malo (Vicenza) il 30 luglio 1853 da Antonio e da Maria Silvagni, iniziò gli studi ecclesiastici nel seminario di Vicenza e, grazie alla rendita del legato Dal Pozzolo [...] precedente. L'attività del D. si restrinse a compiti soprattutto di rappresentanza. Nel 1920 fu legato pontificio al concilio siciliano, nel 1923 al VII Congresso eucaristico nazionale di Genova, nel 1924 al concilio sardo di Oristano.
Pio XI, nella ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...