DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] . A conclusione, la città chiedeva al sovrano di confermare il D. giudice della Gran Corte e di lasciare il Moncada in Sicilia come viceré.
Francesco La Fonte morì durante il viaggio e il D. restò solo a rappresentare la città. L'ambasceria messinese ...
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CAPECE (Capice de Neapoli, Capicia, Capicio, Capitius, Cacapiç, Cacapuche), Corrado
Norbert Kamp
Figlio di Giacomo, apparteneva a famiglia di antica nobiltà napoletana, i cui esponenti sin dalla metà [...] , Studien zur inneren Regierungsgeschichte Manfreds, Heidelberg 1911, pp. 19, 37, 64, 100-102, 117, 172, 176, 180-182; E. Tuccio, I moti sicil. in favore di Corradino di Svevia, Palermo 1922, pp. 14 s., 21 s., 25-29, 34 s., 39, 49, 54-57; R. Morghen ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] , XVI[1897], p. 431). Era originario della contea di Molise, allora, insieme con la Terra di Lavoro, una provincia del Regno di Sicilia, ma non si è potuto stabilire con piena certezza il luogo di nascita. Sono stati indicati a favore di Isernia due ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] , approdato il 21 maggio in modo del tutto inatteso a Ostia, C. IV ordinò di infeudare il conte di Provenza del Regno di Sicilia: la cerimonia si svolse il 28 giugno 1265 a Roma, per mano di quattro cardinali. Anche se conosceva bene l'Angiò come un ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] e massimo veicolo della propaganda integralista tra i cattolici italiani ed europei. A guidarlo era un lamennaisiano, il teatino siciliano G. Ventura, che tra i collaboratori aveva l'abate empolese G. Marchetti: entrambi favoriti da L. XII, entrambi ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] area elima (Gibellina, 22-26 ottobre 1994). Atti, Pisa - Gibellina 1997, pp. 912-13.
S.F. Bondì, Aspetti della politica cartaginese in Sicilia, in Daidalos, 3 (2001), pp. 27-35.
M.L. Famà (ed.), Mozia. Gli scavi nella “Zona A” dell’abitato, Bari 2002 ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] risorgimentale, con l’impresa dei Mille diventa un mito popolare, come attestano poesie e canti anonimi in dialetto siciliano (nei quali si favoleggia della discendenza del generale da santa Rosalia). Merita, a questo proposito, ricordare come della ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] a dichiararsi insieme «patrioti» e «cattolici», nel primo decennio post-unitario. Ma senza coesione particolare: il siciliano Vito D’Ondes Reggio, ad esempio, stava compiendo un’evoluzione, nel suo costituzionalismo federalista di simpatie liberali ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] se ancora nella prima decade del XX secolo praticava un’endogamia piuttosto esclusiva anche dal punto di vista territoriale. In Sicilia, come si legge nei Ricordi d’infanzia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, una piccola nobiltà di provincia manteneva ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] nell’assemblea, se non la presenza di una maggioranza di vescovi occidentali – la sua proposta di tenere la riunione in Sicilia o in Italia continentale è respinta – almeno di un numero uguale a quello degli orientali. Giustiniano gli oppone allora ...
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siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...
sicilico
sicìlico s. m. [dal lat. sicilĭcus o sicilĭquus, di etimologia oscura] (pl. -ci). – 1. Antica unità di peso romana equivalente a circa 6,85 grammi. 2. Segno diacritico, generalm. a forma di accento circonflesso, che i lapicidi romani...