Musicista (Radstadt, Salisburgo, 1459 - Salisburgo 1537). Studiò a Graz. Nel 1480 divenne organista aulico presso l'arciduca Sigismondo a Innsbruck, poi (1518) fu ad Augusta e (1520) a Salisburgo, dove [...] (dal 1528) fu organista della cattedrale. Compose Lieder e altre musiche vocali su liriche di Orazio e di altri poeti latini, in cui segue nel discorso musicale le quantità prosodiche dell'antico verso. ...
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Musicista (forse Bamberg 1445 - Vienna 1527), fu alla corte di Polonia sotto i re Giovanni Alberto, Alessandro, Sigismondo. Tra il 1510 e il 1513 fu a Stoccarda; poi - fino al 1524 - a Salisburgo; dal [...] 1524 in poi visse a Vienna, maestro alla chiesa degli Scozzesi. Il F. è uno dei maggiori esponenti del cosiddetto Gesellschaftslied (forma simile al madrigale, per un senso, e alla canzone polifonica per ...
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Figlia (n. 1370 - m. Buda 1395) del re d'Ungheria e Polonia Ludovico il Grande d'Angiò. Fidanzata (1379) a Sigismondo di Lussemburgo, alla morte del padre ottenne la corona di Ungheria (1382) ma non quella [...] M. a Luigi d'Orléans, fratello di Carlo VI di Francia, fallendo tuttavia nell'intento per l'energica opposizione di Sigismondo, che il 1º nov. 1385 sposò Maria. Combattuta dalla Bosnia e dalla parte meridionale dell'Ungheria, M. fu costretta dal ...
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Musicista (seconda metà sec. 16º); maestro di cappella al duomo di Padova (1584-88), poi al servizio di Sigismondo Báthory principe di Tran silvania. Compose e pubblicò a Venezia madrigali a cinque voci. ...
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BIUMI (Bimio), Paolo
Eugenio Ragni
Di nobile famiglia, figlio di Giovanni, decurione della città e consigliere dell'imperatore Sigismondo, nacque a Milano nella seconda metà nel sec. XIV. Si licenziò [...] del 1397?) e quella di vicario imperiale (quest'ultima probabilmente intorno al 1414, in occasione dell'infelice tentativo di Sigismondo). Morì, secondo l'Argelati, intorno al 1422.
Le opere del B., pubblicate nel 1622 a Milano da Marco Tullio ...
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Patriarca (m. 1439) nel 1412, come successore di Antonio da Ponte, con la protezione del re d'Ungheria Sigismondo, fu in lotta aperta con la nobiltà del Friuli. Perso il recente acquisto di Udine per opera [...] di Tristano di Savorgnan, fu privato del potere temporale dai Veneziani (1420), che gli tolsero altresì l'Istria e il Friuli con Gradisca e Aquileia ...
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Uomo politico tedesco (n. 1396 circa - m. Vienna 1449), figlio di un mercante di Eger; fu al seguito dell'imperatore Sigismondo e dal 1416 nella cancelleria imperiale. Vicecancelliere (1429), poi cancelliere [...] (1433), esercitò una preminente influenza politica, mantenendo la carica anche sotto i successori di Sigismondo, Alberto II e Federico III. ...
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Figlio (1414-1478) di Gianfrancesco, primo marchese di Mantova e di Paola Malatesta. Sposò (1433) la nipote dell'imperatore Sigismondo, Barbara di Brandeburgo. Dopo essere stato al servizio dei Visconti, [...] morto il padre (1444), poté riunire nelle proprie mani il marchesato prima diviso coi fratelli Gianlucido (m. 1448) e Alessandro (m. 1466). Con la pace di Lodi (1454) cedette a Venezia i territorî di Asola, ...
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Uomo politico boemo (n. 1403 - m. Krumlov 1462); fin dalla giovinezza fu avversario degli hussiti e partigiano dell'imperatore Sigismondo di Lussemburgo. Dopo la morte di questo (1437) fu, con Meinhard [...] von Neuhaus, capo del partito asburgico e luogotenente del nuovo re Alberto II d'Austria. Morto anche Alberto (1439), fu indeciso sostenitore del figlio Ladislao; più tardi non si schierò nelle lotte fra ...
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CLES, Bernardo
Gerhard Rill
Nato l'11 marzo 1485 a Cles (Trento) da Ildebrando, maresciallo di corte di Sigismondo del Tirolo e consigliere di corte presso il "gubernium" austriaco, e da Dorothea Fuchs [...] von Fuchsberg, apparteneva a una famiglia di ministeriali trentini di cui si hanno notizie sin dal sec. XI. Aveva otto fratelli, tra i quali il diplomatico Baldassarre, e quattro sorelle. Dopo la morte ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. In partic.: Biblioteca m., fondata da...
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...