L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] da fonti scritte non letterarie e da concrete produzioni linguistiche dei parlanti, in grado di accertare, oltre che l’effettivo significato, la diffusione e l’uso delle voci e/o una loro competenza passiva da parte degli abitanti della penisola e ...
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STATISTICA LINGUISTICA
Tullio DE MAURO
. È l'applicazione del metodo statistico all'esame dei fatti linguistici: le unità costitutive di una lingua (fonemi, parole, ecc.), soprattutto considerate sotto [...] descrittiva e storica (si pensi alle leggi a e d), ma anche per la linguistica generale, è evidente. Il significato complessivo può essere riassunto con un esempio. Si supponga di avere una lista di frequenza comprendente 50.000 parole: le ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] piano formale, il meccanismo più utilizzato è quello degli scorciamenti, la forma più tipica di deformazione del significante tra le molte utilizzate nel linguaggio giovanile: alter o alterna «alternativo», ami «amico», ampli «amplificatore», arterio ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] .
La teoria linguistica moderna è basata sul principio dell’arbitrarietà del segno: nelle lingue, il legame tra il significato e il significante non è motivato in modo diretto e naturale, ma è arbitrario e convenzionale.
Il paradigma dominante nella ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] pomeriggio è stato dietro a studiare); essere qui (o lì) che + stare + gerundio ed essere in cammino a + infinito, dal significato progressivo (ad es., quando sono entrato era lì che stava studiando / era in cammino a studiare; essere in cammino può ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] , il grado; solo ciò spiega l’accettabilità di una forma solo all’apparenza incongrua come un alto ufficiale basso. Questo significato non può invece essere attivato nel sintagma un ufficiale alto, dall’ordine non marcato (da cui l’inaccettabilità di ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] pp. 145-292.
Bianconi, Sandro & Patocchi, Claudia (1990), Aspetti antropologici-linguistici, in Il Ticino regione aperta. Problemi e significati sotto il profilo dell’identità regionale e nazionale, a cura di R. Ratti, R. Ceschi & S. Bianconi ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] , come automatismo che tende a livellare l’espressione sulle formule più generiche, anonime, astratte, a diluire i significati, a smussare le punte espressive, a spegnere ogni scintilla che sprizzi dallo scontro delle parole con nuove circostanze ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] motivabile, non sempre è possibile stabilire se si tratti di un calco o di un prestito: realizzare ha assunto il significato di «comprendere» sul modello dell’ingl. to realize «accorgersi (di)», ma il salto dal precedente valore del verbo è tale ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] l’uno con l’altro possono produrre due o più parole (es. pane [ˈpaːne] e cane [ˈkaːne]) con significati diversi; la differenza fonologica tra le due dipende solo dal luogo di articolazione della prima consonante: sostituendo [p] con [k], il ...
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significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...
significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore (Boccaccio). 2. In filosofia della scienza,...