VOLARE: AVERE O ESSERE?
Nei tempi composti il verbo volare può essere usato, sia con l’ausiliare ➔essere, sia con l’ausiliare avere (che sembra essere quello più usato nell’italiano contemporaneo)
L’aeromobile [...] l’ausiliare essere quando il verbo è accompagnato dal complemento di ➔moto da luogo o di ➔moto a luogo e generalmente nei significati figurati
Il tempo è volato, stasera
Un angelo è volato in cielo: muore a 24 giorni al S. Maria (www.reggionline ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] es., un computer veloce) o predicativa (il mio computer è veloce), i nomi deaggettivali sono usati con gli stessi significati, ma con funzione referenziale: la velocità del computer. Questa trasformazione di categoria è molto usata a fini di coesione ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] (1925) di cui sono palesi le ascendenze surrealiste nell'invenzione di una fauna e di una flora spigolose, lanceolate, quasi a significare le membra disgiunte e disperse dell'uomo (fonti in Picasso e in Ernst, e nell'angoscia di Kafka). E qui possono ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] come Veneto e Emilia-Romagna ha valore di rafforzativo categorico dell’imperativo, e in altre, come Piemonte e Liguria, ha un significato più specifico, parafrasabile grosso modo con «non darti / non vale la pena di» (per es., non stare a cercarlo ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] con in-, poco numerosi quelli con s-. Non ci sono relazioni sistematiche tra l’impiego di un determinato prefisso e il significato espresso dall’aggettivo di base. I verbi in -ire prevalgono di poco su quelli in -are, i primi sono di preferenza ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] , sotto), oltre che proprietà combinatorie e semantiche in comune con alcuni elementi non liberi esprimenti per lo più significati di natura lessicale (per es., endo-, eso-, paleo-, equi-, etero-; ➔ elementi formativi), usati anch’essi ad inizio di ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] sia come aggettivale che come avverbiale (cfr. l’es. 4). Nel caso di locuzioni verbali che contengano verbi di significato ampio (avere, essere, andare) ci si può inoltre chiedere se sia opportuno considerare il predicato come parte integrante della ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] come nel caso di LASER, light amplification by stimulat-ed emission of radiation), al loro uso cioè come parole senza curarsi del significato degli elementi costitutivi. È noto di cosa si occupi l’ANAS, sono noti ABS e ADSL, TAC e PET, meno chiaro è ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] le categorie di agente, strumento e luogo, cfr. Booij 1986; Dressler 1986), alcuni possono anche essere usati per esprimere significati diversi o formare lessemi diversi da nomi (per es., laniero aggettivo) o a partire da parole appartenenti a parti ...
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BUCO O BUCA?
Sono due parole di genere diverso che derivano probabilmente da uno stesso etimo.
• Il maschile buco (plurale buchi) indica una ‘piccola apertura stretta e per lo più tondeggiante’
un [...] buco di pochi metri quadri
e in quello di ‘pausa, intervallo’
Ho un buco di due ore
• Il femminile buca (plurale buche) indica nel suo significato più comune una ‘cavità del terreno’
cadere in una buca, scavare una buca
ma può avere anche ...
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significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...
significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore (Boccaccio). 2. In filosofia della scienza,...