COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] sul nesso fra pensiero e azione. Se l'uomo, scrive, "si limitasse ad una pura conoscenza, senza completarla con l'azione, ciò significherebbe che egli non ha compreso appieno, in tutti i suoi rapporti, l'oggetto delle sue ricerche; o che, per lo meno ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] della s., come la teoria delle reti semantiche (intese come sistemi di rappresentazione delle interconnessioni dei concetti e dei significati), elaborata da M.R. Quillian, la teoria dei prototipi di E. Rosch (➔ semantica) e soprattutto la teoria dei ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] tra il 1870 e il 1890 circa, confondendosi agli inizi e succedendo al realismo (inteso questo termine nel suo significato ristretto, cioè come designazione propria di un’altra determinata corrente letteraria, che ebbe per esponenti principali H. de ...
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Diritto
Diritto civile
Avvenimento futuro e incerto, dall’avveramento del quale viene fatta dipendere l’efficacia del negozio giuridico ovvero la risoluzione del rapporto con questo costituito. È un elemento [...] identificando la causa di un evento E con le c. necessarie di E, cioè le c. senza le quali E non si sarebbe verificato
Matematica
Nell’ambito del significato generale di limitazione imposta a una o più grandezze o enti, il termine c. può acquistare ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] inconsapevolmente quei fini universali (la famiglia, la società, la civilizzazione) che vanno al di là del loro significato particolare. In una prospettiva decisamente laica il concetto di p. ritorna nella metafora della ‘mano invisibile’ con ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] un punto di vista elementare, intuitivo, come proposizioni di per sé evidenti, relative a concetti primitivi pur essi di significato evidente (le ‘nozioni comuni’ di Euclide); ma da un punto di vista logicamente più rigoroso le proposizioni primitive ...
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Filosofo francese (Montrouge 1845 - Parigi 1921); prof. dal 1888 di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dcll'Accademia di scienze morali e politiche, membro dell'Accademia di Francia; [...] è, o non è più, la spiegazione dei fenomeni. Questi, dal punto di vista della religione, valgono per il loro significato morale, per i sentimenti che suggeriscono, per la vita interiore che esprimono e suscitano, nessuna spiegazione scientifica può ...
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Filosofo, nato ad Arezzo il 9 settembre 1896. Prof. univ. dal 1932, insegna dal 1951 filosofia teoretica a Roma; redattore dell'Enciclopedia Italiana per la filosofia, l'economia e il diritto; redattore [...] ivi 1944; Il problematicismo, ivi 1948; La filosofia del comunismo. ivi 1948; Note sul pensiero di G. Gentile, ivi 1954; Significato del nostro tempo, ivi 1955; Cristianesimo e comunismo. ivi 1958.
Bibl.: D. Cantimori, La vita come ricerca, in Giorn ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] (1978, 1987). In modo non dissimile da quanto sostiene nell'ambito della sua teoria dell'interpretazione e del significato, Davidson vede nella r. un criterio normativo a priori in base al quale selezionare le ipotesi esplicative del comportamento ...
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Filosofo tedesco, nato a Düsseldorf il 15 marzo 1922; ha insegnato nelle università di Kiel (1962-69), Saarbrücken (1969-72) e Francoforte sul Meno (1972-92). Nel 1988 gli è stato assegnato il premio internazionale [...] di interpretazione, argomentazione e comunicazione basata su implicite regole intersoggettive il cui rispetto è la precondizione di ogni discorso significante.
Innestando i motivi pragmatici presenti nella semiotica di Peirce e nella teoria del ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...