BELLUTI, Bonaventura
Cesare Vasoli
Nacque a Catania nel 1600 ed entrò giovanissimo nel convento catanese dei minori conventuali, dove iniziò i suoi studi di filosofia e di teologia. Il suo incontro [...] del grande maestro francescano, condotta con particolare sagacia didattica e con un senso molto vivo e preciso del significato metafisico delle tesi scotiste. Costruito con la tecnica comune delle opere scolastiche, anche il Cursus non si distacca ...
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intelletto
Stefano De Luca
Insieme delle facoltà mentali che ci permettono di pensare e di giudicare
Se nel linguaggio comune intelletto e ragione sono termini sinonimi, nella storia del pensiero filosofico [...] tedesco ‒ e, in particolare, Hegel ‒ riprendono la distinzione kantiana tra intelletto e ragione, ma ne rovesciano il significato: l'intelletto rappresenta per loro una facoltà astratta, che irrigidisce le opposizioni presenti nella realtà e nel ...
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Lucrezio
Costanza Mastroiacovo
Il poeta filosofo della natura
Noi moderni riteniamo comunemente che la scienza si fondi su dati di fatto, che sia obiettiva e del tutto priva di abbellimenti letterari [...] a questa difficoltà sceglie una strada nuova e originale: ricorre a parole già esistenti in latino, assegnando loro un significato nuovo in senso tecnico epicureo (un caso indicativo è l’espressione semina «semi», usata per designare in latino gli ...
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problemi NP-completi
Mauro Cappelli
I problemi di decisione possono essere classificati prescindendo dall’algoritmo usato per risolverli. Sono state individuate le classi di problemi P, NP e NP-completi. [...] non molto elevate. Esistono anche problemi al di fuori della classe NP (quindi più difficili da risolvere dei problemi in NP), ma si tratta in genere di problemi costruiti artificialmente, di scarso significato applicativo.
→ Computer science ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] e da J.C. Maxwell.
L’interesse dei fisici al problema dello s. si manifesta anche nell’approfondimento della comprensione del significato del principio d’inerzia. Nella formulazione di questo principio da parte di L. Lange nel 1885, si nota già un ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] p. ecc.), ma non tanto la poesia del popolo, quanto la poesia d’autore di tono popolare. D’impostazione marxista sono il significato reale e il valore dialettico che ha assunto il concetto di p. nel pensiero di A. Gramsci, da cui hanno preso avvio ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] , individuo, persona) vengono allora esaminati, quali si presentavano nella cultura filosofica corrente, per accertare in quale significato essi debbano essere definiti quando ne sia riconosciuta l'origine. Il risultato più gravido di conseguenze di ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] Firenze); possono essere affiancate da altre V. accessorie (come Umiltà, Castità, Obbedienza, Pazienza) in figurazioni dal complesso significato teologico (A. Orcagna, Firenze, tabernacolo di Orsanmichele), o entrare a far parte, con altre v. attive ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] le quali i maltrattamenti venivano puniti solo se inflitti in pubblico o in luogo aperto al pubblico. E questo stava a significare che il bene giuridico tutelato non era il benessere dell'animale, bensì il comune senso di pietà. Con la nuova dizione ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] , 1869, p. 83). Nel 1492 il Senato veneto gli concesse un aumento di stipendio, portandolo a 80 fiorini, «il che significava promuoverlo alla lettura ordinaria di filosofia secundo loco» (Nardi, 1958, p. 157); dall’ottobre 1495 occupò la cattedra di ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...