La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] 19842; 17 di Racine, citato in Ducrot & Todorov 1972; 18 di Hugo), la parola sottolineata cumula almeno due sfumature di significato differenti:
(15) Fuori sgorgando lagrime e sospiri (Purg. XXXI, 20)
(16) Rispondi a me che ’n sete e ’n foco ardo ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] fortunatamente, purtroppo, stranamente, ecc.). Frequente è anche il commento parentetico di tipo metalinguistico, introdotto per chiarire il significato o l’origine di una o più parole, o anche di altri segni paragrafematici, come nel celebre passo ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] è possibile, ma soltanto in presenza di un modificatore del nome (5; 7; 9-10), che causa un conseguente slittamento di significato:
(5) le sue amarezze
(6) * ho sentito una diffidenza
(7) ho sentito una certa diffidenza
(8) * ha avuto un coraggio
(9 ...
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I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] come nel caso dei verbi denominali, la derivazione da aggettivi può esprimere un’ampia varietà di significati, e può fare riferimento a più significati della base. A partire da aggettivi antonimi, il verbo descrive l’acquisizione di un grado maggiore ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] dirette (➔ interrogative dirette) col verbo all’infinito, come (26), parafrasabile come «non so che fare»; uguale significato dubitativo hanno le interrogative come (27), costruite coi verbi dovere e potere all’indicativo o al condizionale:
(26 ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] riti che si sono sovrapposti o sono spariti, a miti di cui appaiono affiancate redazioni diverse per origini e per significato storico; ed è fra questi testi che si trovano i primi scritti veramente letterari. In una lingua mantenuta ritualmente più ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] parole-rima ricorrenti in posizioni fisse. R. equivoca è quella fra due parole foneticamente identiche ma di diverso significato, come ami (verbo) : ami (sostantivo). La r. grammaticale lega due parole aventi la medesima forma grammaticale (sembrava ...
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Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] di b in b. a; simbolo: loga b=x); la b. a è di solito il numero 10 o il numero e.
Con diverso significato, s’intende per b. di un dato insieme di elementi un gruppo di elementi dell’insieme dal quale tutti gli altri possono essere ricavati. Per es ...
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Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] interna propria di ogni lingua. Un primo livello di a. è costituito dall’analisi dell’esperienza umana in significati diversi, ciascuno individuato da una specifica forma lessicale (lessema) o grammaticale (morfema); un secondo livello di a. è ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] (mi ricevete bene?, oppure: vi ricevo bene). Alcune di queste sigle sono talora usate, nel linguaggio dei radioamatori, con significato più preciso, come equivalenti cioè di sostantivi o locuzioni determinate; per es., QSO significa ‘collegamento’. ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...