. Famiglia principesca italiana che tenne la sovranità dei ducati di Ferrara, Modena e Reggio, della contea di Rovigo e di altre terre, e si estinse nel ramo legittimo maschile con Alfonso II nel 1597, [...] : anche se è da credere falso l'atto del 1208 della sua elezione a signore perpetuo di Ferrara, tuttavia egli vi esercitò una grande autorità, come pure su Verona e Mantovadi cui fu podestà: egli si era mescolato, come padovano, per il possesso ...
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LODI (antica Laus Pompeia, Abdua e forse antica Alauda dei Celti; A. T., 20-21)
Carlo CALZECCHI ONESTI
Piero BAROCELLI
Carlo Guido MOR
Giovanni Battista PICOTTI
Alberto BALDINI
Manfredo Vanni
Città [...] Sforza libera mano per riprendere le terre tolte a lui dal duca di Savoia e dal marchese di Monferrato e al marchese diMantova dai Correggio.
Questi signori dovettero infatti acconciarsi al grave sacrificio; i Fiorentini, pure non molto soddisfatti ...
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Il vocabolo ha origine militare: si chiamavano bande i raggruppamenti di un determinato numero di soldati. Il significato musicale è venuto solo molto più tardi, per lenta derivazione, dato che in ogni [...] di Ginevra (sec. XIV); i duchi di Milano; le corti diMantova e Ferrara, dove, fin dal 1441, compaiono musici tedeschi di gran fama. I comuni di della Signoriadi Firenze, Trento 1892; F. Saraceno, Saggi storici, Pinerolo 1894; S. Cordero di Pamparato ...
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Città del Piemonte, provincia di Cuneo, in un'ubertosa pianura circondata da amene colline, che costituiscono il limite settentrionale delle alte Langhe, presso la confluenza del torrente Cherasco col [...] sulla preda. Il 16 giugno 1349, Alba soggiace alla signoria dei Visconti, che la tengono per un decennio, fino Francesi e da Imperiali, coinvolta nelle guerre per la successione diMantova e Monferrato, conquistata e riperduta per ben tre volte da ...
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SMALCALDA (Schmalkalden, ricordata nel sec. IX col nome Smalacalda di "piccolo fiume"; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Federico CHABOD
Cittadina della Turingia sud-occidentale, facente parte d'un [...] signoriadi Schmalkalden (circa 50 mila ab., di cui 9 mila occupati nell'industria meccanica).
La Lega di Smalcalda. - Fu conclusa, per la durata didi fede redatti da Lutero (articoli di Smalcalda), e respingeva l'idea del concilio a Mantova, ...
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, Incerte le origini sue, annebbiate anziché chiarite dalle fantastiche costruzioni genealogiche del sec. XVIII. Suo capostipite par che sia da ritenere Alidosio de Malaparte, vissuto a mezzo il sec. XII.
Egli [...] a Firenze (1494), gli A. tennero la signoriadi Castel del Rio fino al 1638, quando Urbano di Bologna, Delle Caminate e Malatesta di Rimini, Della Tosa, Tornabuoni, Concini, Capponi di Firenze, Gonzaga e Torelli diMantova, Ordelaffi e Misendi di ...
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Successe, come quinto e ultimo duca di Ferrara, nonché di Modena e Reggio, al padre Ercole II, il 3 ottobre 1559. Era nato a Ferrara, il 28 novembre 1533, da Renata di Francia, figlia di re Luigi XII e [...] il 19 settembre 1572), e Margherita Gonzaga, figlia di Guglielmo duca diMantova e Monferrato, che gli sopravvisse; non ebbe invece dei dazî per aver anticipi di denaro), che indebolì l'antico affetto di Ferrara per i suoi signori. E in mezzo a questi ...
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Città nella parte bassa della provincia di Reggio nell'Emilia, a 33 m. s. m. e con 3621 ab. Ha forma quasi quadrata, con vie larghe, costeggiate - le principali - da portici. Ha un convitto nazionale, [...] di Modena, e si ritirava prima in Gonzaga e poi in Mantova, dove moriva poveramente nel 1645. Don Giberto ritentò di e Parma, V (1869), pp. 77-109; M. Melchiorri, Vicende della Signoriadi Ghiberto da Correggio in Parma, in Arch. stor. p. le prov. ...
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. Antica famiglia di Pavia, tuttora vivente, d'origine incerta. Personaggi storici di questa famiglia appaiono solo nel sec. XII. Nel 1180, un Lanfranco B. è podestà di Tortona. Un Murro (altri Moro) verso [...] fu Beccario, cavaliere imperiale, giureconsulto di chiara fama, vicario di Monza (1315), podestà di Savona e di Como per due volte, di Milano (1325), di Bergamo, diMantova, di Vercelli, di Lucca, di Genova, di Asti. Di lui rimane un codice dantesco ...
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Letterato, soldato, politico, patriota e cospiratore fu il tipo più completo e più puro di quella minoranza del patriziato napoletano, colta, progressista e amante del suo paese, che con i migliori elementi [...] guadagnò la stima col valore dimostrato nella sorpresa di Cremona e all'assedio diMantova. Seguì poi il principe a Vienna, e indipendenza da lui sospirata, e procurò che almeno la nuova signoria recasse quel maggior bene che poteva. A questo fine si ...
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cagnolo2
cagnòlo2 (letter. cagnuòlo) s. m. [der. di cane1, cagna; nel sign. 4, da cane del fucile]. – 1. Piccolo cane; più com. in questo senso il dim. cagnolino. 2. Altro nome region. dell’uccello quattrocchi. 3. Moneta di mistura di Gian...
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...