Verso di dodici sillabe, detto anche senario accoppiato perché risulta di solito dall'unione di due senarî, di cui il primo sempre piano. Perciò ha per lo più gli accenti ritmici sulla seconda, quinta, [...] ottava e undecima sillaba, con la cesura dopo il primo senario. Questa forma è usata nel periodo delle origini e nella poesia popolare; modernamente in strofe monocole, come nel Manzoni. A volte però risulta di un ottonario più un quaternario, con ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] da vocali chiuse». Casi di frangimento vocalico sono infatti citati da vari autori per gli esiti di ī e ū latine in sillaba aperta: [faˈɾɛi̯nə] «farina» (a Vasto, Alberobello, Ruvo), [aˈmoi̯kə] «amico» (a Popoli, Vico del Gargano, Andria, Bitonto ...
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ESPLETO O ESPLETO?
La pronuncia corretta è quella con accentazione: esplèto, sulla base del modello latino explèto
La forma scorretta rientra nella tendenza dell’uso popolare a spostare in modo improprio [...] l’accento di parole poco comuni sulla prima sillaba (➔ritrazione dell’accento), come avviene ad esempio per ➔edìle o èdile?.
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] quindi dal fatto di essere, di norma, il centro della sillaba. I grammatici antichi diedero questo nome alle lettere greche α tutte le v. sono relativamente lunghe quando sono toniche e finali di sillaba ma non di parola (per es., a di faro), sempre ...
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Nella metrica classica, pausa nel corso del verso, coincidente con la fine di una parola all’interno di un piede; se cade in fine di parola e in fine di piede si chiama dieresi. Nei versi recitativi (esametro, [...] in posizione forte del 3° piede), eftemimera o semisettenaria (dopo la sillaba in posizione forte del 4° piede); c. trocaica (dopo la prima sillaba breve del terzo piede); c. bucolica (dopo il 4° piede).
Nella metrica accentuativa moderna, pausa ...
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settenàrio Verso composto di sette sillabe metriche, con accento principale fisso sulla sesta e uno o due altri su una delle prime quattro sillabe, da cui una grande varietà di armonia. Prevale il ritmo [...] giambico, con accenti sulla 2ª, 4ª e 6ª sillaba ("Rettor del cielo, io cheggio", F. Petrarca). È il verso più usato dopo l'endecasillabo, per lo più congiunto a questo e al quinario in varie forme strofiche. ...
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ABROGO O ABROGO?
La pronuncia corretta è àbrogo: come in dèrogo e intèrrogo si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola che la parola aveva in latino. La pronuncia abrògo (come derògo e interrògo) è dunque [...] sconsigliabile.
L’accento si sposta sulla penultima sillaba (la pronuncia è quindi ➔piana) solo nella 1a e 2a persona plurali, perché per queste persone cade sempre sulla desinenza e non sulla radice.
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Dialetti romanzi, formatisi nella Gallia Transalpina e Cisalpina, e dei fenomeni dialettali dovuti a influsso del sostrato linguistico gallico. I fenomeni fonetici più caratteristici sono la palatalizzazione [...] di ca, ga, il passaggio di u latina a ü e di a tonica in sillaba aperta a e.
I dialetti dell’Italia nord-occidentale (piemontese, lombardo, ligure, emiliano) sono detti gallo-italici, in quanto presentano caratteristiche in comune con i dialetti g. d ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] per quanto riguarda la fonetica. Per es., nello sviluppo fonetico della vocale tonica preromanza é (dal lat. classico ē e ĭ), in sillaba aperta, l’esito del francese moderno oi [u̯à] è molto più lontano dalla fase preromanza che gli esiti di tutte le ...
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Forma di rima imperfetta, consistente nel chiudere due o più versi successivi con parole contenenti le stesse vocali a cominciare da quella accentata fino alla fine, mentre le consonanti sono diverse (ma [...] ); così fame e pane, agosto e conosco, lento e tempo ecc. Si ha invece un’a. atona quando è identica solo la sillaba (o le sillabe) dopo la vocale accentata, che è però diversa; per es. amare e dolore, umile e simile ecc.
L’a. è caratteristica della ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole...
sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della voce o, nella scrittura, con un trattino...